“La nascita dello Stato e l’invenzione della scrittura nella Mesopotamia antica” sarà il tema della Lectio Magistralis che il Prof. Franco D’agostino, Ordinario di Assiriologia e Direttore del Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali (ISO) della Sapienza Università di Roma, terrà presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria mercoledì 29 maggio alle ore 17,30 in occasione della consegna del Premio Anassilaos Μεγάλη Ἑλλάς. Tra i più apprezzati studiosi di archeologia del vicino Oriente Antico, Assiriologo versatile e curioso di tutti gli aspetti della cultura letteraria, linguistica e storico-religiosa del Vicino Oriente antico -come dimostra l’ampia produzione scientifica- egli ha profuso passione costante nella diffusione ad altissimo livello della cultura orientale antica in tutte le sue forme, rivolgendo il suo sguardo lucido sia agli aspetti morfologico-descrittivi delle lingue parlate e scritte nel Vicino Oriente antico -da cui le preziose grammatiche del Sumerico e Babilonese- sia allo studio degli elementi storici, linguistici e culturali nel III millennio a.C. dai Sumeri a Ebla, alla conoscenza della cui lingua e cultura ha contribuito con pubblicazioni di prestigio internazionale. L’interesse per l’espressione letteraria dell’animo umano lo ha guidato verso lo studio egualmente attento dal punto di vista filologico sia della letteratura umoristica vista nella sua teatralità che della figura di Gilgamesh, indagata con notevole profondità psicologica oltre che filologica. Egli da dato inoltre un contributo fondamentale allo studio degli aspetti pregnanti delle economie antiche e dell’uso dei metalli come mezzi di pagamento.
Negli ultimi anni ha rivolto l’attenzione a scavi archeologici di siti di enorme importanza per ricostruire la nascita dello stato nell’antica Mesopotamia. Dal 2011 è co-direttore dello scavo di Abu Tbeirah (sette chilometri a sud di Nasiriyah) e dal 2014 direttore dello scavo della città di Eridu, undici chilometri a sud-ovest di Ur. Entrambi i tell si trovano nella provincia di Dhi Qar, Iraq meridionale. Inoltre, è direttore scientifico del progetto di conservazione e valorizzazione del sito di Ur, finanziato da quattro anni con fondi della cooperazione italiana. Un archeologo impegnato in una regione di fondamentale importanza quale la Mesopotamia per la nascita della civiltà, e pure caratterizzata nel passato più recente da contrasti, tensioni e guerre che hanno messo a rischio in più circostanze lo stesso patrimonio storico e archeologico della Regione. Un impegno che il nostro ha saputo portare avanti, come egli stesso ha riconosciuto, grazie ad una delle caratteristiche dell’archeologia italiana, quella di non essere formale nei rapporti con la popolazione locale e di confrontarsi con essa su un piede di rispettosa parità grazie anche alla considerazione che noi siamo parte di quella comune civiltà. All’incontro interverrà il Direttore del MArRC Fabrizio Sudano.
Parteciperanno il dott. Fabio Arichetta,coordinatore degli incontri “la percezione del tempo tra antico, moderno e contemporaneità e la prof.ssa Annunziata Rositani, associato di storia del vicino oriente antico e cultura e letteratura del vicino oriente antico presso l’Università di Messina. Quale omaggio allo studioso, a corollario della manifestazione, sarà possibile per gli amici presenti cimentarsi nella scrittura cuneiforme attraverso un breve laboratorio a cura di Domenico Colella, artigiano dell’Antico.