A distanza di un anno il marchio della Reggina è tornato a troneggiare in città. Dopo il fallimento dello scorso anno, il cambio (forzato) in LFA Reggio Calabria, oggi il nome originario è stato riesumato. Questa mattina è stato assegnato il marchio della squadra amaranto e l’offerta migliore è stata di Antonino Ballarino, ovvero attutale dirigente della LFA Reggio Calabria che messo sul piatto 125 mila euro. Battute le offerte di Stefano Bandecchi, candidato alle prossime Europee, e del Comune di Reggio Calabria. Adesso verrà avviato l’iter nel cambio di denominazione attraverso le regole alle direttive all’articolo 17 delle NOIF e successivamente verranno messi nero su bianco i progetti per la prossima stagione. Inoltre bisognerà capire quali società di Serie C non si iscriveranno al prossimo campionato e quali sono i parametri per un eventuale ripescaggio della Reggina nella terza serie italiana.
Alla Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio si è tenuta la conferenza stampa che ha visto protagonisti il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il direttore generale Antonino Ballarino, Giuseppe Scuncia in rappresentanza del gruppo Bandecchi, Giovanni Latella, consigliere delegato e il presidente Virgilio Minniti.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà: “E’ una giornata molto importante per la città che in qualche testimonia che si possono raggiungere gli obiettivi, seppur in diverso modo. Quella di questa mattina è stata un’asta tranquilla senza soggetti che si sono contrapposti. Noi dovevamo essere della partita perché la Reggina è un bene della città. Siamo contenti di esserci stati e si è concluso il tutto nel migliore dei modi. Affidiamo a Ballarino questa figlia che va onorata nella piena consapevolezza di camminare insieme. Adesso dobbiamo tornare a parlare di sport, di programmi e di ritrovare la serenità. Questa città grazie al calcio negli anni 80 è cresciuta e adesso dobbiamo avere questa nuova ambizione per risollevare la nostra economia. Per quanto riguarda l’offerta dobbiamo vagliare solo il tutto per avviare l’iter dell’acquisizione. Bandecchi? E’ un imprenditore che già in passato ha avuto esperienza nel mondo del calcio e non ho visto politica dietro questa scelta”.
Antonino Ballarino: “Oggi abbiamo fatto diventare il sogno in realtà: la Reggina è viva. Non sta più nei Tribunali, ma nei cuori di tutti noi e di coloro che vogliono bene a questa città. Stamattina quando ho visto tutti noi in quell’aula ho capito che avevamo la stessa idea di far uscire la Reggina da quel posto. In questi giorno non ho chiamato il Sindaco perché sapevo di metterlo in difficoltà. So che lui ama ciò che noi amiamo tutti e sapevo che cercava di fare qualcosa con grande rispetto, così come la cordata di Bandecchi. Adesso noi abbiamo un sogno che deve diventare obiettivo. Dimentichiamo la LFA Reggio Calabria perché siamo la Reggina 1914. Quando siamo partiti abbiamo cercato di risolvere tutte le problematiche, ma sono orgoglioso di aver combattuto. Dico al Sindaco e all’Amministrazione che abbiamo bisogno del Centro Sportivo e di passare immediatamente all’assegnazione, perché dobbiamo programmare la stagione e non possiamo perdere tempo. Tutti noi insieme possiamo ripartire più forti. I nostri obiettivi sono precisi: tenteremo il ripescaggio, se no nel lungo periodo vogliamo rientrare nei professionisti. Stiamo ripristinando lo Store Reggina ed entro il 15 giugno verrà riaperto. Voglio dire Praticò, Bonanno, Pellegrino e tutti i miei collaboratori che collaborano al Centro Sportivo, che oggi abbiamo preso una grande responsabilità e li ringrazio per quello che hanno fatto per me. In questi giorni ho avuto sollecitazioni sul non partecipare al bando. Abbiamo una tifoseria importante, più belle e corrette d’Italia. Loro ci hanno chiesto sempre la stessa cosa: il marchio. Questa spesa è stata importante e ci siamo riusciti”.
Giuseppe Scuncia: “Ho ascoltato le parole del Sindaco e dopo l’asta ho chiamato Bandecchi per comunicare gli episodi realizzati. Oggi è la giornata del rispetto e di chi ha la Reggina. Noi non siamo mai stati contrapposti alla LFA Reggio Calabria, forse non abbiamo fatto filtro, l’intenzione però è stata quella di portare la Reggina nel posto che merita. Abbiamo partecipato per salvaguardare l’identità e la tradizione della città. Quando abbiamo visto l’offerta di Ballarino abbiamo fatto un passo indietro, ma con la consapevolezza che noi ci siamo. Lanciamo un messaggio positivo e cancelliamo le polemiche perché non siamo un freno, ma una opportunità. Ringraziamo gli Ultras per l’attaccamento alla squadra. La nostra offerta non è stata politica e abbiamo avanzato l’idea di dare un nostro contributo con la sponsorizzazione e poi abbiamo fatto l’offerta per il marchio. Abbiamo partecipato per i tifosi e non per la politica in vista delle Europee”.
Giovanni Latella: “Come Amministrazione siamo stati sempre vicini alla Reggina. A noi interessa che ci sia una società forte per riportare la squadra nei campionati che merita. Non ci saranno mai ostacoli da parte nostra e gli amaranto sono un valore da tutelare. Mi auguro adesso che il Sant’Agata venga valorizzato perché è una fucina importante per le casse della società e per il futuro”.
Virgilio Minniti: “Ringrazio l’amministrazione che è sempre stata vicina. All’inizio non ci siamo capiti con la cordata Bandecchi, ma abbiamo sempre cercato di fare il bene della città e questo ci ha accomunato. Abbiamo riportato a casa il logo che tanto abbiamo amato e che appartiene al territorio. Provo soddisfazione ed emozione oggi”.