“La Calabria, suo malgrado, ancora cimitero di uomini, donne e soprattutto bambini, inghiottiti dai flutti del Mediterraneo. Una Calabria che è solidale, accogliente. Il mio ufficio di Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria è quello che ha individuato e formato, con la collaborazione di meritorie organizzazioni, oltre mille tutori per minori stranieri non accompagnati (MSNA). Con le sue lacune infrastrutturali, il nostro territorio continua ad accogliere piccoli naufraghi di questa tratta umana, di questo crimine contro l’umanità debole e indifesa. Ed io ringrazio quanti, in queste ore, stanno aiutando i sopravvissuti e sistemando degnamente i morti. Sono emotivamente vicino a quanti stanno organizzando momenti di preghiera, marce ed altre manifestazioni, perché nascono dalla pancia della società. Ma, come istituzione non intendo partecipare ad alcuna manifestazione per protestare contro il l’ONU, il G7 e l’Unione Europea, ai quali è demandato il compito di interrompere questa orrorifica catena”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, massima autorità di tutela dei minorenni in Calabria.
“Mi dico addolorato, profondamente indignato ed auspico – conclude il Garante – che l’ennesima passerella istituzionale ceda il passo alla società di prossimità, credibile e solidale. Ed è proprio come istituzione che assumo questa posizione, stanco di raduni sfavillanti dove si parla di elargizione di miliardi per foraggiare la guerra e non si fa nulla di concreto per impedire che stuoli di bambini muoiano così. Le parole di prassi le conosciamo già e sarebbe importante non interferissero con il dolore della gente comune, delle associazioni, delle istituzioni di periferia, quello si sincero”.
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