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Ponte sullo Stretto, confronto acceso ma civile in Commissione Territorio: “Serve un piano che guardi alla Città, non solo al cantiere”

Tre ore di dibattito tra cittadini, amministrazione e tecnici della Stretto di Messina SpA: tra richieste, perplessità e nuove proposte sulle opere preliminari

di Olga Guerrisi

Villa San Giovanni – Si è svolta nella sala consiliare di Palazzo San Giovanni una partecipata seduta della Commissione Territorio, dedicata al delicato tema delle opere preliminari legate alla realizzazione del ponte sullo Stretto. L’incontro ha visto la presenza dei tecnici della società Stretto di Messina SpA, amministratori locali e un pubblico attento, composto per la maggior parte da cittadini contrari all’opera.

Una delle principali novità emerse riguarda la viabilità: secondo i tecnici della società, la realizzazione di un bypass tra la chiesa di Pezzo e quella di Cannitello permetterà di mantenere percorribile il lungomare, evitando di “tagliare in due” la città. Tuttavia, l’amministrazione ha espresso un giudizio “perplesso”, considerandola una soluzione non sufficiente a garantire la vivibilità del territorio.

L’amministrazione ha ribadito che la decisione finale sulle opere preliminari spetterà al MIT, ma ha anche evidenziato come i progetti – dal valore stimato di circa 300 milioni di euro – siano redatti dalla società Stretto di Messina. Questi includono interventi su pubblica illuminazione, rete idrica e fognaria, viabilità alternativa e monitoraggio ambientale, ma con diverse lacune segnalate: ad esempio, nessuna traccia della pubblica illuminazione nelle relazioni della società.

Tra i punti critici discussi:

  • Monitoraggio ambientale: si chiede che parta subito, con risorse dedicate (500.000 euro), nonostante sia già previsto dalla normativa del 2004.

  • Depurazione: bocciata la proposta di collocare un secondo depuratore nella zona turistica di Porticello.

  • Servizio idrico: accolte alcune richieste, come il potenziamento della rete e l’attivazione della sorgente Aspromonte, ma non convince l’assenza di pozzi nel territorio comunale.

Particolarmente criticata la pista di cantiere, ritenuta funzionale solo ai lavori del ponte. L’amministrazione ha avanzato un piano alternativo di viabilità che comprenda il completamento e il miglioramento di diverse arterie cittadine (via Panoramica dello Stretto, via Giovanni Messina, via La Volta, ecc.), in grado di garantire una mobilità più sostenibile e indipendente dai lavori.

Tra i nodi irrisolti:

  • Gli effetti a mare delle opere del ponte

  • Il possibile riutilizzo delle terre di scavo per il ripascimento delle coste

  • La gestione delle acque meteoriche e di cantiere, per evitare criticità già viste con il nuovo tracciato autostradale

Tutte le richieste avanzate a ottobre 2024 restano confermate dall’amministrazione, che ribadisce: “La visione della città prescinde dal cantiere e dall’opera ponte”.

Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento” sottolineano l’importanza del confronto e della trasparenza, ma ribadiscono la necessità di progetti definitivi e coerenti con le esigenze del territorio. “Ieri abbiamo ascoltato i tecnici, ma il nostro giudizio sullo stato della progettazione resta invariato. Serve molto di più per convincere questa città”.

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