Proseguono senza intoppi i lavori di rifacimento della scuola Ibico di Santa Caterina. La struttura, chiusa da ben 12 anni, tornerà a disposizione del quartiere con spazi moderni e funzionali, destinati sia all’attività scolastica sia a iniziative sociali e culturali.
La situazione è stata aggiornata durante l’ultima seduta della terza commissione consiliare, presieduta dal consigliere Franco Barreca, alla quale hanno partecipato l’assessore alla Programmazione, Carmelo Romeo, e la Responsabile Unica del Procedimento (RUP), ingegner Eleonora Megale.
In apertura, l’assessore Romeo ha voluto ricordare il presidente dell’associazione “Noi per Santa Caterina”, Bruno Stancati, recentemente scomparso, sottolineandone l’impegno per il quartiere e per la scuola.
Romeo ha illustrato i dettagli dell’intervento: «Quello sulla Ibico è un adeguamento sismico inserito nell’Agenda Urbana già qualche anno fa. L’investimento iniziale di 2,6 milioni di euro è stato successivamente incrementato di altri 400 mila euro, per un totale di 3 milioni. Restituiremo alla città una scuola chiusa da ben 12 anni, in un quartiere popoloso che ha urgente bisogno di spazi scolastici e sociali».
L’assessore ha precisato che i lavori procedono secondo il cronoprogramma. Dopo alcuni rilievi mossi alla ditta, l’impresa ha aumentato le maestranze, ripulito l’area di cantiere e ripreso le attività a pieno regime. «Proprio ieri sono stati gettati i pilastri del piano terra», ha aggiunto Romeo, ringraziando la RUP Megale e il direttore dei lavori, architetto Salvatore Cozzupoli, per la costante supervisione e collaborazione con la direzione scolastica.
Alcune lavorazioni aggiuntive, emerse durante sopralluoghi e interlocuzioni con la dirigente scolastica, saranno inserite nella perizia di variante per rendere l’edificio più moderno e funzionale.
L’ultima seduta della terza commissione consiliare, presieduta dal consigliere Franco Barreca, ha avuto come oggetto lo stato dei lavori di rifacimento della scuola Ibico a Santa Caterina. Sono stati ascoltati l’assessore alla Programmazione – Carmelo Romeo – e la RUP, ing. Eleonora Megale.
In apertura è stato lo stesso assessore a voler ricordare il presidente dell’associazione “Noi per Santa Caterina” – Bruno Stancati – scomparso poco più di una settimana fa, per il suo riconosciuto impegno nel quartiere e proprio sui lavori della scuola.
“Quello sulla Ibico – ha spiegato Romeo – è un intervento di adeguamento sismico inserito dall’amministrazione nell’Agenda Urbana già qualche anno fa. L’investimento iniziale di 2,6 milioni di euro è stato successivamente incrementato di altri 400 mila; per un totale di 3 milioni.
Si tratta di un’opera di grande importanza: restituiremo alla città una scuola chiusa da ben 12 anni, in un quartiere popoloso che ha urgente bisogno di spazi scolastici e sociali.
“I lavori stanno procedendo – ha proseguito l’assessore – secondo il cronoprogramma. Dopo alcuni rilievi mossi alla ditta, l’impresa ha aumentato le maestranze, ripulito l’area di cantiere e ripreso le attività a pieno regime. Proprio ieri sono stati gettati i pilastri del piano terra”.
Romeo, ringraziando la RUP Eleonora Megale ed il direttore dei lavori architetto Salvatore Cozzupoli, ha inoltre evidenziato il lavoro di confronto costante con la direzione scolastica:
“Alcune lavorazioni aggiuntive, emerse durante i sopralluoghi e le interlocuzioni con la dirigente, saranno inserite nella perizia di variante per rendere l’edificio più funzionale e moderno”. L’assessore, su richiesta di precise informazioni da parte di alcuni consiglieri, ha prontamente risposto chiarendo ogni dubbio.
Alcune preziose informazioni sono arrivate anche dalla responsabile del procedimento – ing. Eleonora Megale.
“Come già illustrato dal direttore dei lavori e dall’assessore – ha dichiarato la RUP Megale – l’impresa, dopo le diffide mosse, ha risposto positivamente potenziando la presenza del personale in cantiere.
Se non ci saranno imprevisti – ha dichiarato Megale – contiamo di completare e consegnare i lavori entro maggio-giugno 2026. Inoltre, utilizzeremo le economie derivanti dal ribasso d’asta per finanziare opere complementari, concordate con l’istituto scolastico, così da migliorare ulteriormente la funzionalità della struttura”.