Due squadre dimezzate dall’influenza e dai tanti infortuni che hanno costretto sia Gorini che Stellone ad adattare la formazione. Un match dai ritmi molto blandi che ha registrato però occasioni importanti sia da un lato che dall’altro. Le più clamorose per gli amaranto, divorate da Folorunsho e Rivas con il primo sfortunato e il secondo troppo poco incisivo nel tocco finale. Sinonimo e sintomo dell’assenza di Ménez ormai fondamentale per la squadra reggina.
Padroni di casa che hanno tentato di punire gli avversari in ripartenza ma la difesa della Reggina anche quest’oggi si è rivelata monumentale con un super Amione sempre protagonista.
Non brillante la prestazione di Rivas, ritornato da un infortunio importante qualche settimana fa ed ancora troppo acerbo nella zona offensiva. In difficoltà anche il polacco Kupisz, quasi sempre saltato dall’avversario. Una posizione adattata anche quella che ha visto Folorunsho, non al meglio della forma fisica e probabilmente troppo stanco a causa delle partite ravvicinate che lo hanno visto fino ad ora sempre in campo. Una prova brillante ancora una volta quella di Giraudo.
Al triplice fischio mister Roberto Stellone ha sottolineato l’importanza del punto ottenuto sul difficile terreno contro un avversario ostico e storicamente pungente nelle sfide contro gli amaranto. Il tecnico non ha comunque negato il rammarico per le tante occasioni non concretizzate al meglio.
“Pareggio giusto tra due squadre in emergenza. Abbiamo avuto diverse occasioni, volendo trovare il pelo nell’uovo non siamo riusciti a sfruttarle. Attacco senza punte? A parte le tante assenze, volevo due giocatori che potessero attaccare la profondità, Montalto doveva riposare e l’ho inserito nel finale”.
Gli amaranto, archiviato il pareggio, adesso dovranno preparare la sfida importante di sabato contro il Cosenza, reduce da un pareggio rimontato all’ultimo minuto in casa contro il Lecce per 2-2.