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Tutto pronto per Reggina-Benevento, Mister Stellone: “Partita difficile, ma la Reggina mi ha sorpreso: più bravi di quanto pensassi”

Le parole del mister Roberto Stellone in Conferenza Stampa pre partita Reggina-Benevento, prevista per domani alle 19

di Chiara Cucinotta

Grande attesa questo pomeriggio per la conferenza stampa di Mister Stellone, come di consueto in vista del match previsto per domani alle 14:00 allo Stadio Granillo di Reggio Calabria, che vedrà la Reggina 1914 affrontare il Benevento, attualmente sesta in classifica (sebbene con una partita da recuperare) e di ritorno da una schiacciante vittoria contro il Pisa, a cui ha segnato ben 5 goal.

In apertura di conferenza  stampa, subito uno sguardo al pareggio con la Cremonese: C’è stato il rammarico di non aver vinto la gara, perché l’abbiamo disputata bene. Dopo il primo quarto d’ora, dove dovevamo e potevamo andare in vantaggio, è uscita un po’ fuori la Cremonese, senza impensierirci più di tanto. Ha alzato un po’ il baricentro e ha concluso due volte da 30 metri. Nella ripresa sono andati in vantaggio dopo 4 minuti, da lì in poi abbiamo alzato noi il baricentro, abbiamo attaccato. C’è stata poi l’espulsione che ci ha agevolato per pareggiare la partita. Ma i dati dicono che abbiamo battuto 6 calci d’angolo, abbiamo avuto nel secondo tempo il 67% di possesso palla contro una squadra forte come la Cremonese, siamo stati sfortunati in un paio di occasioni… Al di là di quello, c’è rammarico perché hai fatto una grande gara sotto tutti gli aspetti e non hai ottenuto la vittoria. La cosa che mi è piaciuta è vedere i miei giocatori tristi a fine partita, perché vuol dire che la mentalità è quella giusta ed è la mentalità che dovremmo avere domani e in queste restanti sei partite.

E poi, Mister Stellone aggiunge alcune riflessioni sull’avversaria di domani: Il Benevento è una squadra diversa, è una squadra che ha il miglior attacco, la terza miglior difesa, viene da una vittoria importantissima contro il Pisa… Società importantissima, il cui Presidente ogni anno fa grandi investimenti. Hanno investito per salire in B e sono riusciti ad andare per meriti in serie A, quindi è una società che investe molto sul mercato, è una squadra costruita per vincere il campionato. Una squadra da grandissime individualità, grandissimo gioco, perché attacca, non dà punti di riferimento. Spesso e volentieri fa degli schemi di partenza che poi vengono stravolti, soprattutto in fase di possesso loro. Hanno vinto sia con chi li aspettava, sia con chi li andava ad attaccare alti, quindi dobbiamo essere bravissimi a capire i momenti della partita. Dovremo cercare di ottenere il massimo da questa partita, dopo il pareggio con la Cremonese, perché ancora possiamo lottare per quell’obiettivo difficile. Bisogna dirlo che è difficile. Dobbiamo pensare ad affrontare una partita alla volta: domani abbiamo questa gara che sulla carta è difficile, ma dobbiamo cercare di indirizzarla dalla nostra parte, dando il massimo per cercare di ottenere i tre punti.

Poi, interrogato sulla posizione di Menez, Mister Stellone ha detto: “Lo preferisco sul centro-sinistra, perché è bravo a rientrare dentro: ti può mettere col destro la palla goal,  o l’assist, o il tiro… Nel modulo di domani è un sottopunta, come caratteristiche preferisco che mi agisca su quel lato“.

Appresa poi la notizia del tanto temuto deferimento, Mister Stellone non demorde e afferma: “Il momento di entusiasmo deve continuare, perché dobbiamo pensare a quello che era un mese e mezzo fa, due mesi fa. L’obiettivo è cambiato perché abbiamo ottenuto la salvezza. Dobbiamo comunque fare 5 o 6 vittorie e sperare che le altre, quelle che stanno sopra di noi in classifica, facciano qualche passo falso. Non è facile perché parliamo di 16 punti in 6 partite e potrebbero anche non bastare. Comunque non avremo mai il rimorso di non averci provato: le restanti partite le giocheremo con l’entusiasmo che abbiamo, con la voglia di vincere. Se non dovessimo riuscirci, non deve essere un obiettivo fallito o non raggiunto.
Quando sono arrivato io –
continua il mister – stavamo a 2 punti dal quintultimo posto: in quel momento la classifica era peggiore, perché si veniva da dieci partite e un punto, e tutto diventa più difficile. I giocatori erano sfiduciati, l’ambiente era sfiduciato, voi (la stampa, ndr) eravate sfiduciati. Ma con la vittoria nel derby col Crotone abbiamo visto che la squadra non era così male e non è che con me siano migliorati tecnicamente. Abbiamo visto le qualità dei giocatori in diverse partite giocate, solamente perché si sono sbloccati a livello mentale: le vittorie ti danno fiducia come le sconfitte te la fanno perdere“.
E conclude: “Ci proveremo, proveremo con tutte le nostre forze a fare più punti possibili. Poi, se non riusciremo nell’obiettivo dei playoff, pazienza. Cercheremo di resettare e ripensarci poi l’anno prossimo.

Il mister è stato poi chiamato a rispondere riguardo il proprio grado di soddisfazione rispetto alle prestazioni della squadra: “Nelle ultime dieci partite siamo la miglior difesa del campionato. A me in quel momento interessava sistemare la fase difensiva, che non vuol dire sistemare i difensori: la fase difensiva si fa in 11, da squadra. Molte volte agli attaccanti si richiede un grande sacrificio per aiutare centrocampo e difesa, e per questo a volte si arriva stanchi nella fase offensiva. Rivas e Folorunsho nelle 3 partite precedenti sono i giocatori che hanno fatto più chilometri di tutti all’interno della gara, invece di solito i due attaccanti (insieme ai due difensori centrali) sono quelli che corrono un po’ di meno, è così in tutte le squadre. Quando si hanno due attaccanti che corrono più di tutti quanti, è normale che si perda qualcosa in fase realizzativa. Ma quello che conta sono i punti che vengono fatti“.
E prosegue: “C’è sempre da migliorare in tutte le fasi, perché si giocano partite diverse contro squadre diverse, con moduli diversi… Più si lavora insieme, più si sbaglia, più si cresce quando si rivedono insieme gli errori. In due mesi, al di là dei risultati, non mi aspettavo una squadra così ben organizzata e in così poco tempo. Quando riguardo le partite, faccio fatica a trovare qualche errore di concetto (parlo di movimenti organizzativi, tattici, per quanto riguarda la fase di possesso/non possesso). Questo di solito lo raggiungi dopo un anno che lavori insieme alla squadra. Il merito è dei ragazzi, che dal primo giorno hanno messo impegno, voglia, determinazione e concentrazione, per migliorarsi e cercare di fare il massimo secondo le idee dell’allenatore“.
Conclude Mister Stellone: “Sono stati bravi tutti, tutti hanno reso per quello che io li conoscevo. Un conto è quando alleni un giocatore, vedi la partita dal vivo… un conto è quando li vedi in video. Mi hanno stupito tutti in positivo. Me li aspettavo meno bravi, e invece sono più bravi di quello che pensavo. E il merito è loro.

Infine, il mister ha rilasciato alcune ultime considerazioni riguardo il Benevento e la partita che domani la Reggina andrà ad affrontare: “Giocano in un modo per cui vanno al goal anche i difensori e i centrocampisti. Hanno un parco attaccanti importante, fanno un gioco che porta, di solito, a scoprirsi un po’. In realtà loro sono la terza miglior difesa: come dati, hanno tutte le carte in regola per ambire ai primi due posti della classifica. Dobbiamo stare attenti in tutte le situazioni, a tutte le rotazioni di uomini che fanno. Dobbiamo affrontare tutto con il giusto equilibrio, la giusta concentrazione e convinzione quando hanno palla loro. Quando abbiamo palla noi, abbiamo anche noi le nostre carte da giocare per metterli in difficoltà”. E sulla papabile rosa, aggiunge: “Chi gioca gioca, il Benevento ha una rosa talmente forte che hanno l’imbarazzo della scelta. È una partita difficile ma noi ce la metteremo tutta per tornare alla vittoria. Abbiamo fatto buone prestazioni ma non abbiamo vinto molto e questo mi toglie un po il sonno… quando vinciamo dormo meglio. E conclude: “Il sorriso non lo perdo perché è uno sport: si vince e si perde, se non cammini col sorriso i problemi diventano più gravi di quello che sono“.

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