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Addio a Wanni Perazzo, giornalista e titolare di TeleReggio

Il saluto di Touring affidato alla penna di Gianluca Del Gaiso

di pasqualezumbo

Il saluto di Radio e Video Touring a Wanni Perazzo, giornalista e titolare di TeleReggio scomparso nella notte, affidato alla penna di Gianluca Del Gaiso.

 

Caro mio questa volta hai proprio ragione, il pezzo non va bene affatto. L’attacco è praticamente il finale ed è scritto in prima persona. Ma non saprei come altro fare. Quindi iniziamo da qui: “Buon viaggio Wanni, che tu possa avere quella gioia leggera che non ti è appartenuta su questa terra”. Non so come sia dall’altra parte delle nuvole ma voglio immaginare che ti sia venuto incontro Santo con quel sorriso che ci ricordava sempre che lui veniva dal mare, dalla sua Scilla. Magari c’era pure Pino con la sua telecamera. Ti voleva bene, sai. Ho la stessa sensazione di ingiustizia e smarrimento che avevo in quei giorni, ma di una cosa sono certo, eri un’anima troppo pura per non essere ora nell’abbraccio della Misericordia di “Papà/Mamma/Cielo”. Certo magari potevi avvisare, però tu al solito tuo quando qualcosa non va non protesti, ti chiudi in una stanza in silenzio. E anche questa volta te ne sei andato così, senza nemmeno salutare. O forse sì, magari per questo ci siamo incontrati per caso dopo tanto tempo. Comunque sia volevo ringraziarti perché Telereggio è stata una palestra professionale ma soprattutto una famiglia per noi e per la Città. E per questo mi viene difficile pensare al dolore di tua madre. Mi hai aperto le porte della Tv senza battere ciglio, non sempre l’abbiamo vista allo stesso modo ma mi hai dato fiducia fino in fondo anche nell’azzardo e nell’errore. Resta il ricordo professionale più bello, di quelli che lasciano prima di tutto qualcosa di umano; a cui è difficile dare voce quando cala il sipario. Certo, la cronaca ti insegna che la telecamera potrebbe un giorno inquadrare anche un amico, un parente; e che la vita detta le sue leggi in una cucina, in mezzo alla strada, nei giorni di festa o un lunedì qualsiasi. Ma credo non si sia mai pronti a scrivere il “coccodrillo”, come lo chiamiamo noi, di un affetto. “Sì”, scusa hai ragione sto divagando, altro che giornalismo inglese, cerco di chiudere. Senti, quella cosa a Santo, il nostro editore di Touring, mi sono dimenticato di dirla, ma forse adesso non è più importante. Ti saluta. Mi dicono che sta cercando di ricordarsi quante telefonate gli hai fatto agli orari più improbabili per le scenografie da rifare. Ti saluta anche Pasquale che nel frattempo è diventato direttore. Aggiungo il pensiero di quanti non possono pubblicamente dirti “ciao”.  Mi resta una domanda a cui non so rispondere: perché il cuore di un uomo si spezzi a 50 anni. Non credo nell’improvviso ma nel peso delle conseguenze, forse dei sogni che faticano a esprimersi e trovare forma. Magari dei tanti non detto che te lo avrebbero alleggerito un po’, ma tu sei stato coerente fino alla fine. Ciao bello mio.

Ps: N.C.N

Gianluca

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