La Reggina festeggia la pasquetta con una vittoria. A farne le spese la capolista Lecce che si deve piegare alla zampata di Folorunsho nel recupero del primo tempo. Nonostante le diverse motivazioni potessero far pensare ad altro, gli amaranto sono scesi in campo per rendere la vita difficile ai giallorossi pugliesi guidati dall’ex Baroni.
Stellone presenta una squadra molto compatta e con in avanti una coppia da ripartenze come Folorunsho e Rivas. Sì, perché la Reggina, in fase di non possesso, si sistema con un 4-4-1-1 molto corto, con Crisetig e Bianchi in mezzo con Folorunsho a fare da raccordo, con Lombardi a destra e Kupisz a sinistra.
Il Lecce rumina calcio ma sono i padroni di casa a prendersi presto la scena ripartendo con velocità e precisione, ma senza la dovuta concretezza al momento dell’ultimo passaggio o del tiro. I pugliesi, invece, si affidano alla tecnica del trio Mariano-Coda-Strefezza ma senza risultati: a giganteggiare sono i vari Amione, Cionek e Loiacono, mirabilmente coadiuvati dal solito Di Chiara. Unico vero tentativo ospite del primo tempo è una conclusione di Coda, al 20’, respinta da Di Chiara.
Due minuti più tardi, il capocannoniere della B ci prova da 50 metri vedendo Turati fuori dai pali ma senza successo. È solo un lampo perché il pallino del gioco torna alla Reggina che va vicinissima al vantaggio, strano dirlo, grazie a Coda che devia verso la propria porta un corner con la palla che tocca l’incrocio prima di uscire.
Gli amaranto spingono sull’acceleratore recuperando palla sulla trequarti avversaria, creando non pochi imbarazzi alla capolista. E così, al 43’, Lombardi calcia in porta da posizione defilata costringendo Gabriel a metterci una pezza. In pieno recupero, poi, una triangolazione Kupisz-Crisetig mette il polacco in condizioni di calciare, Gabriel respinge ma sul secondo palo arriva Folorunsho che appoggia in rete per l’1-0.
Al riposo sotto di una rete, il Lecce torna in campo voglioso di pareggiare subito e così, già al 46’, coglie una clamorosa traversa con Strefezza. I giallorossi sembrano voler schiacciare la Reggina che, per qualche minuto accetta la pressione avversaria compattandosi e respingendo ogni tentativo leccese. Baroni prova a scuotere i suoi con qualche cambio, ma senza ottenere grandi risultati. Anzi, è la Reggina a provarci con le conclusioni di Bianchi, Crisetig, Rivas e Adjapong, in campo al posto dello stremato Kupisz, vittima di crampi come altri compagni. E il Lecce? A parte qualche mischia e qualche pericolosa ripartenza, riesce a rendersi pericoloso all’81’ quando un errato tentativo di uscita di Turati, su cross di Asencio, mette Coda (ancora lui!) di calciare verso la porta sguarnita. Fortunatamente, il numero 9 leccese dimostra di avere le polveri bagnate spedendo sul fondo. Ultimo brivido per i tifosi amaranto, una conclusione volante di Calabresi dai venti metri che si spegne sopra la traversa.
Finisce così con una inattesa vittoria della Reggina, la prima conquistata contro una delle prime della classe, con Cremonese, Benevento e Monza che ringraziano per il gradito cadeaux. Gli amaranto, ormai senza più obiettivi, rispondono così presente al richiamo della tifoseria che, con uno striscione esposto in curva, chiedeva “Rispetto per la maglia”.