“Era difficile, ma ci sono riusciti ancora una volta”. Inizia così la nota diffusa questa mattina dall’ufficio stampa de “La Strada” con Saverio Pazzano. Come si può apprendere dal testo, l’Amministrazione Comunale pare si sia resa nuovamente autrice di promesse mai mantenute, in questo caso relative ai ritardi “inaccettabili, ingiustificabili, inqualificabili” nei pagamenti agli assistenti educativi.
Scrivono: “Dopo una riunione del 25 febbraio scorso a Palazzo San Giorgio che aveva lasciato qualche speranza, nella quale gli assessori al Welfare e alle Finanze, insieme ai Dirigenti dei rispettivi settori, avevano preso impegni formali davanti al Sindaco facente funzioni e a una delegazioni di assistenti educativi; dopo ulteriori richiami fatti nelle commissioni… Dopo tutto questo ci sono riusciti, ancora: sono stati in gradi di NON onorare neanche uno dei punti condivisi al tavolo di Palazzo San Giorgio, NON hanno centrato neanche un impegno, NON hanno rispettato neanche una scadenza“.
L’ultimo stipendio percepito dai lavoratori, pare essere relativo al mese di novembre. Continuano: “Noi non abbiamo più nulla da aggiungere, più nulla da ribadire nelle sedi istituzionali, se non che l’Amministrazione Comunale è inaffidabile, incapace di programmare, inutile perfino: tanto vale venga commissariata, se la Politica non è in grado di fare la politica, ma rincorre vetrine su vetrine, senza essere lontanamente capace di imprimere all’apparato amministrativo un funzionamento dignitoso, appena appena accettabile”.
Una situazione che porta all’esasperazione, e i lavoratori si dicono stanchi delle solite scuse: “Assessori e dirigenti lo stipendio lo prendono regolarmente, a cadenza certa, forse per questo non capiscono – se non a chiacchiere – le difficoltà di chi non riesce neanche a pagare la benzina per andare al lavoro. Che non cercassero di intortarci con le solite tiritere: poco personale, Covid, tanto lavoro… Se non sono in grado di fare ciò per cui sono pagati, che lasciassero. Il blocco del turn over, i problemi di personale, le difficoltà economiche riguardano tutti i Comuni d’Italia, nessuno escluso. Ma nessuno, o forse davvero pochissimi, è tanto mal gestito quanto quello di Reggio Calabria. TOTALE ASSENZA DI PROGRAMMAZIONE.
Passa peraltro un messaggio pessimo: se neanche gli impegni presi al tavolo alla presenza di un Sindaco vengono rispettati, cosa deve fare un cittadino per difendersi, dove può trovare giustizia, dove la Politica può testimoniare di essere dignitosa?
Allora questa è davvero la città del rancore (se non sei con noi, sei contro di noi), del favore, della avvilente certezza che non cambierà mai nulla”.
Ma le speranze e le lotte non si speNoi non ci rassegniamo, non ci piegheremo mai ad essere come vorrebbero farci diventare: piegati al fatto che tutto ciò sia inevitabile. Non è inevitabile: basterebbe che gli assessori imprimessero gli impulsi giusti agli uffici, che insieme ai dirigenti organizzassero dignitosamente gli uffici, che gli uni e gli altri rispondessero di ciò che NON ottengono in termini di risultati. E che le performance dei settori e dei dirigenti venissero valutate sulla base di ogni risultato.
E che la smettessero con la retorica dell’amore per la città. Abbiamo bisogno che gli uffici funzionino bene, che le persone che lavorano abbiano regolarmente ciò che spetta loro, lasciate stare le parole; non l’amore ma la cura: se ce l’avete, dimostratelo coi fatti. E chiedete scusa, ogni tanto, senza cercare scuse.