Con ancora in bocca il sapore dolce della vittoria con il Lecce, è giunto il momento per la Reggina di fare i conti con il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica. I due punti di penalizzazione, aleggianti nell’aria da ormai diverso tempo, sono stati accertati questo pomeriggio, con la pubblicazione del dispositivo da parte della FIGC.
Nessuna sorpresa, dunque, ma solo l’ufficializzazione di un destino già annunciato: 2 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, oltre alla disposizione di 45 giorni di inibizione per l’amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore del club, Luca Gallo.
Come si legge nella nota della Federazione Calcio, la Reggina 1914 era stata “deferita per il mancato versamento, entro il termine del 16 febbraio 2022, delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo marzo-ottobre 2021 e dei contributi INPS riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo luglio-ottobre 2021 e comunque per non aver comunicato alla CO.VI.SO.C, entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS sopra indicati“.
La penalizzazione non sortisce alcun effetto particolare sulla condizione della Reggina nell’attuale campionato di Serie B: rimane scongiurato il rischio retrocessione, come permane inavvicinabile il sogno playoff. Non resta che un ulteriore boccone amaro da mandare giù, tanto per Casa Amaranto che per la tifoseria.
Alla conferenza stampa tenuta dopo il rientro post convalescenza, lo scorso 17 marzo, il Presidente Luca Gallo aveva commentato così l’eventualità della penalizzazione: “I due punti di penalizzazione verranno dati senza ombra di dubbio. Non sono stati ancora dati, probabilmente, solo per un motivo burocratico. La Reggina ha già pronto il ricorso, che andrà a presentare. Quando verranno dati i due punti di penalizzazione, faremo ricorso per essere riammessi al pagamento. Le nostre ragioni, che conoscete bene, in sede civile sono sacrosante. Purtroppo sembra che per la FGCI sia un mondo a parte, come un ente a statuto speciale. Per me bocceranno il ricorso: mi hanno dato solidarietà, hanno espresso dispiacere per quanto accaduto, ma sicuramente bocceranno il ricorso. Ma in un modo o in un altro il debito verrà regolarizzato, in base a quanto prevede la legge e non come decide la FederCalcio”.