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Reggio Calabria, sottoscritto il nuovo accordo territoriale per i contratti concordati di locazione

Il nuovo accordo territoriale per i contratti concordati di locazione per la città di Reggio Calabria sostituisce, sin dal 28 aprile 2022, quello depositato il 9 maggio 2018

di redazione

È stato elaborato in sede sindacale, firmato e depositato presso il Comune di Reggio Calabria, il nuovo accordo territoriale per i contratti concordati di locazione per la città di Reggio Calabria, che sostituisce, sin dal 28 aprile 2022, quello depositato il 9 maggio 2018.

«Esso è giunto al termine di un lungo lavoro preparatorio, di approfonditi studi e ricerche – si legge nella nota unitaria – e ha consacrato l’intesa raggiunta delle Organizzazioni Sindacali rappresentative a tutti i livelli della proprietà immobiliare (Confedilizia Calabria e Reggio Calabria) e degli inquilini (Sunia-CGIL Calabria, Sicet-CISL Reggio Calabria, e Uniat Calabria – UIL)».

«La nuova convenzione – prosegue la nota sindacale – che rappresenta un tipico esempio di qualificata contrattazione sindacale, le cui previsioni hanno generale applicazione e interessano tutti, riflette le tendenze del mercato immobiliare, dei dati e delle informazioni raccolte e delle indicazioni contenute nella banca dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, ed è rispondente alle esigenze di proprietari e inquilini; tiene, infatti conto della crisi del settore,  di quelle sanitaria ed economica, dell’incidenza della tassazione e dei vincoli legislativi sulla proprietà immobiliare,  dei rincari delle utenze domestiche sui costi delle abitazioni, degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, e dell’inflazione che appare stimata tra il 4% e il 6 %».

La firma è stata apposta a palazzo San Giorgio dall’avv. Sandro Scoppa e da Carminella Russo Calveri, rispettivamente presidente di Confedilizia Calabria e dell’articolazione provinciale della Confedilizia a Reggio Calabria, da Francesco Alì, (Politiche abitative Cgil Calabria) per il Sunia-Cgil Calabria, da Agostino Rua per il Sicet-Cisl Reggio Calabria, e da Alberto Frontera, per l’Uniat Calabria (UIL), alla presenza del Sindaco di Reggio Calabria Paolo Brunetti e degli Assessori, Irene Calabrò, Mimmo Battaglia e Francesco Gangemi.

«In forza dell’accordo territoriale – concludono i sindacalisti – è possibile stipulare contratti di locazione, a canone concordato, per esigenze abitative ordinarie, per esigenze transitorie e per quelle degli studenti universitari, con agevolazioni fiscali ed economiche per proprietari e inquilini. I primi possono optare per il favorevole regime fiscale della cedolare secca al 10%, la cui opzione comporta l’applicazione di un regime sostitutivo dell’Irpef e delle relative addizionali comunali e regionali da pagare sui canoni di locazione, insieme all’imposta di bollo e a quella di registro, nonché una riduzione dell’IMU che a Reggio Calabria risulta essere ulteriormente vantaggiosa per chi sceglie di perfezionare i contratti ricompresi nell’accordo territoriale. Gli inquilini potranno usufruire di importanti detrazioni fiscali (da un minimo di 247 ad un massimo di 495 euro a seconda del reddito)».

Le agevolazioni spetteranno a chi otterrà, da parte di una delle OO.SS. firmatarie, l’attestazione di rispondenza giuridica ed economica del contratto di locazione all’accordo territoriale e alle previsioni legislative

Grande attenzione da parte della giunta comunale che ha convocato immediatamente l’incontro richiesto dalle OO.SS. ed ha partecipato in maniera massiccia. Così, l’Assessore Irene Calabrò e il Sindaco Paolo Brunetti: «È un accordo che fa bene a tutti», hanno commentato, aggiungendo: «Se da un lato si tutelano inquilini e proprietari attraverso contratti a canone calmierato e tutta una serie di agevolazioni fiscali, fa molto piacere l’intervento previsto anche sugli affitti per gli studenti perché, oltre a regolarizzare diverse posizioni, può contribuire a rendere più attrattivo il nostro territorio per giovani che intendono trasferirsi in città per motivi di studio o formazione».

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