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“Grande Evento per la Pace”: enorme successo al Teatro Cilea di Reggio Calabria

Straordinario successo di pubblico al Teatro “F. Cilea” per il “Grande Evento per la Pace”, organizzato dal Comitato per i bambini e le mamme dell’Ucraina, dal Comune di Reggio Calabria e con la partecipazione di Fondazione Mediolanum Onlus

di redazione

Straordinario successo di pubblico al Teatro “F. Cilea” per il “Grande Evento per la Pace”, organizzato dal Comitato per i bambini e le mamme dell’Ucraina, dal Comune di Reggio Calabria e con la partecipazione di Fondazione Mediolanum Onlus, charity partner dell’evento. In un teatro gremito è andato in scena uno spettacolare susseguirsi di esibizioni, la cui direzione artistica è stata merito di Teresa Timpano. Oltre 90 artisti hanno spaziato dalla lirica di Puccini all’Antigone di Sofocle, dai brani dei Mattanza e dei Kalavrìa, all’orchestra lirica del Cilea, a corde Libere, a Scena Nuda. Momenti toccanti hanno visto l’esecuzione dell’inno ucraino da parte della cantante ucraina Alina Abramova, il coro dei bambini dell’Ucraina, diretto da Iryna Dutka, e l’interpretazione di “Alfonsina y el mar” cantata da Ariel Ramirez, oltre a diversi colpi di scena, come una zampogna incedente dalla platea, balletti dal forte impatto coreografico, soprani e baritoni meravigliosi del Conservatorio. Attraverso l’arte è partita dalla città in riva allo Stretto una campagna di solidarietà incredibile e si è lanciato un messaggio di pace e speranza. L’avvocato Lucia Lipari, portavoce del Comitato, ha esordito con un saluto in lingua ucraina ed ha ribadito che:<<non può esservi coesistenza tra i popoli senza un’idea condivisa di bene comune e rispetto dei diritti fondamentali. Non si può essere cittadini circostanti, ma responsabili. L’iniziativa portata avanti è l’abbraccio della città reggina ad un’intera comunità, è solo una tappa del percorso intrapreso dal Comitato a sostegno dei bambini e delle mamme ucraine. Non è tempo di accontentarsi di like di solidarietà, di adesioni generiche e spersonalizzate alle battaglie sociali, è tempo di agire concretamente per fare la propria parte, come nel caso di questa raccolta fondi, a cui invitiamo a partecipare con generosità. Ciascuno cresce solo se sognato e stasera abbiamo tutti sognato la pace>>.

Centrale l’intervento dell’ambasciatrice di pace, Miriam Jaskierowicz Arman, che rivolgendosi alla politica estera ha detto <<la pace del mondo in questo momento sono i bambini, sono le mamme, sono le persone che stanno soffrendo. Non abbiamo bisogno di chiacchiere, ma di aiuti concreti. Ognuno di noi ha la responsabilità dell’umanità e della difesa della libertà. Dobbiamo pensare al futuro del mondo, ad uno spirito di fratellanza universale>>. Presente il Dott. Alfonso Faccioli per Fondazione Mediolanum Onlus, che raddoppierà i primi 5000 euro raccolti con l’obiettivo di sostenere la causa benefica, ha dichiarato che:<<il miglior modo per essere egoisti è essere altruisti, questa è una massima che ha accompagnato Ennio Doris per tutta la sua vita e che dovremmo fare nostra>>.

Gli assessori Lucia Nucera e Irene Calabrò, in rappresentanza dell’Ente, hanno ribadito tutta la vicinanza al Comitato per l’impegno rivolto ai profughi e condiviso con gli spettatori le azioni intraprese dal Comune:<<Siamo grati per quanto messo in piedi in pochissimo tempo dal Comitato e dagli artisti coinvolti, che hanno testimoniato grande sensibilità e solidarietà. Un bel momento di condivisione e partecipazione che ha posto un obiettivo concreto di aiuto e sostegno, ma l’ha fatto valorizzando il volto migliore della nostra città: la cultura. La cultura del fare>>.

Non sono mancati i collegamenti da Leopoli con don Moreno Cattelan, il quale ha sottolineato il silenzio che si avvertiva nella periferia di Leopoli e la preoccupazione per quello che potrà accadere prossimamente, confidando però nella provvidenza per la soluzione del conflitto, e da Roma con don Giovanni che ha invece esortato a continuare a spendersi anche quando l’attenzione sarà calata, per essere voce delle persone che vivono oggi nella sofferenza.

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