Locride 2025 è un progetto credibile, solido e autentico, ha poi concluso Versace, “che ha il grande merito di partire dal basso, da un impulso diretto del territorio, in particolare del GAL e con un coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni. Una spinta partecipqtiva che va ulteriormente allargata coinvolgendo anche il mondo della scuola e dell’università. La Città metropolitana intende raccogliere e rilanciare lo spirito positivo che anima questa bella pagina di protagonismo delle comunità e sostenere passo dopo passo questo cammino, con l’obiettivo di mettere a sistema e rendere finalmente fattori di crescita e sviluppo, tutte le peculiarità e i punti di forza che il nostro territorio possiede”.
È un progetto che guarda ad un’immagine completamente nuova dell’intero comprensorio, ha evidenziato Fuda, “offrendo il volto di un territorio accogliente, che funziona e quindi finalmente capace di dare risposte adeguate al visitatore, sul fronte dei servizi e del decoro urbano”. Di viaggio ambizioso ha poi parlato Mantegna, descrivendo la Locride come “un grande mosaico che si compone di tesori e bellezze che insieme formano un patrimonio unico ancora oggi però largamente inespresso rispetto alle reali potenzialità”. Anche in questa direzione si orienta l’azione dell’amministrazione metropolitana, ha infine rimarcato Lizzi, plaudendo al lavoro della Metrocity “che sta opportunamente investendo risorse ed energie sulla Cultura, nella consapevolezza che tale settore sia vitale nelle dinamiche di crescita e assolutamente cruciale per il nostro futuro e per far compiere a questo territorio un vero e duraturo salto di qualità”.