Un modello didattico davvero unico quello realizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Reggio assieme al Liceo scientifico Leonardo da Vinci. Si tratta dell’introduzione di una nuova disciplina, “Biologia con curvatura biomedica”, che ha dato il via ad un percorso oggi adottato da ben 207 licei italiani.
A spiegare questa brillantissima idea è il dottore Domenico Tromba, referente nazionale del Corso di Biomedicina organizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria con la collaborazione dei Licei scientifici della città e provincia, in occasione di una tappa del percorso che ha visto circa 250 studenti partecipare, all’auditorium dell’Ordine, ad una delle tante lezioni.
“Oggi è la giornata in cui uniamo tutte le scuole della Provincia (Liceo di Palmi, Cittanova, Locri e Reggio, quest’ultima scuola pilota) con cui abbiamo iniziato il corso circa dieci anni addietro diventato poi nazionale – sottolinea il dottore Tromba – e che vede la partecipazione di oltre 200 licei italiani ed il coinvolgimento di 130 Ordini dei Medici. Una attività che dovrebbe rappresentare a breve la nascita del Liceo Biomedico che dovrebbe accompagnare i ragazzi all’Università di Medicina o altre Università a carattere scientifico per frequentarle già con un buon bagaglio di nozioni basiche. Durante il corso i medici, gratuitamente – i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Università sono stati dedicati per delle borse di studio per i più meritevoli – danno lezioni specifiche con dei test di verifica ogni tre mesi e poi gli esami finali per ogni classe. Il Corso coinvolge le ultime tre classi dei licei, sono tanti i ragazzi che hanno chiesto di partecipare e per questo motivo abbiamo dovuto fare dei test di ingresso.
Per quanto riguarda la proposta di istituzione del Liceo Biomedico, il dottore Tromba spiega che “la stessa è arrivata in parlamento e quando sarà approvata darà l’opportunità ai ragazzi di iscriversi alle diverse facoltà scientifiche senza più sottoporsi ai test di ingresso. Durante il corso i ragazzi apprendono tutto quello che è la Medicina: dalla dermatologia alla genetica, dalla cardiologia alla endocrinologia. Si tratta quindi di una preparazione che consente di entrare più facilmente nelle facoltà scientifiche. Oggi ospitiamo tutti e quattro i licei, circa 250 ragazzi, ma il corso si articola anche attraverso delle lezioni che si tengono presso ospedali, cliniche private e laboratori d’analisi ubicati nello stesso territorio in cui insistono le scuole e grazie a delle apposite convenzioni. L’idea è nata a Reggio grazie alla collaborazione con il liceo scientifico Leonardo da Vinci e adesso è all’attenzione nazionale per la prossima istituzione, appunto, del Liceo Biomedico.
Per il vicepresidente dell’Ordine, dottore Giuseppe Zampogna, si tratta di “una giornata importante per il completamento teorico-pratico del percorso che i ragazzi hanno fatto e per l’apprendimento delle nozioni in campo sanitario che agevolerà molto, l’augurio è questo, il loro accesso nelle scienze mediche, sanitarie. Oggi i ragazzi saranno impegnati in uno stage pratico che riguarda la rianimazione cardiopolmonare da tutti riconosciuta come RCP e con l’utilizzo dei defibrillatori. Tutte nozioni che si riveleranno utilissime in un secondo momento, quello che riguarda l’accesso all’Università. Una iniziativa, quella dell’Ordine dei Medici della Provincia di Reggio, riconosciuta a livello nazionale, pubblicata sul Miur, e ripresa da tantissimi licei d’Italia”.
La professoressa Francesca Torretta è la docente-referente nazionale del percorso biomedico. Lei coordina i 207 licei, per la componente docente, su tutto il territorio nazionale
“Coordino tutte le attività didattiche – sottolinea la docente – ed abbiamo una piattaforma web in cui trasferiamo tutti i materiali del percorso, sia didattici che amministrativi, in modo tale che tutte le scuole possano beneficiare di tutte le informazioni. Era nato all’inizio come un progetto interno al liceo scientifico di Reggio, l’abbiamo sperimentato per sei anni e poi lo abbiamo proposto al Ministero il quale lo ha approvato con la firma dell’Ordine nazionale dei Medici. Monitoriamo costantemente i risultati di tutti i 207 licei, solo una piccola fetta arriva alla fine del percorso, ma questo è già un segno positivo perché rivela esattamente, senza perdite di tempo, la capacità dei ragazzi nell’affrontare il cammino universitario nel campo delle Scienze”.
Una delle artefici di questa brillantissima idea è stata la professoressa Giuseppina Princi, oggi vicepresidente della Regione Calabria, che, nel 2011, nel momento in cui dirigeva il liceo scientifico Leonardo da Vinci, ha ideato e promosso assieme all’Ordine dei medici (nelle persone del presidente, dottore Pasquale Veneziano, e del segretario dell’Ordine, già assessore comunale all’Istruzione, Vincenzo Nociti) una sperimentazione con l’introduzione di una nuova disciplina nel piano di studi dello studente: biologia con curvatura biomedica con la docenza affidata ai professori di biologia del Liceo e agli esperti medici designati dall’Ordine. “L’idea è stata assunta come buona pratica a livello nazionale – ricorda la dottoressa Princi nel corso dell’incontro con gli studenti – ed oggi stiamo coordinando oltre 200 tra licei classici e scientifici d’Italia coinvolgendo altrettanti Ordini dei medici e lavorando con gli appositi ministri per istituzionalizzare il percorso”.