L’Italia del Meridione, il movimento politico fondato dall’ex consigliere della regione Calabria Orlandino Greco e dal prof Giuseppe Ferraro, è in continua crescita. Sulla scena politica da anni, ha raggiunto anche nelle competizioni elettorali, che l’hanno vista protagonista accanto alle coalizioni messe in campo, risultati eccellenti. Un lavoro certosino e costante sui territori che ha visto aumentare le adesioni, con importanti presenze anche all’interno delle amministrazioni comunali. Un movimento in continuo rinnovamento anche tra i vertici nazionali e le segreterie operative che si avvalgono di figure di spessore che stanno lavorando alacremente per un’affermazione sempre più determinante. Dopo il rinnovo dei vertici delle segreterie calabresi, la nomina dei referenti per le regioni Puglia, Basilicata, Molise, e nei giorni scorsi una riunione operativa ha visto porre le basi per quella che sarà la direzione del Lazio. E a Roma, prossimamente sarà inaugurata la sede nazionale de L’Italia del Meridione, e nell’occasione sarà presentato alla stampa il programma politico con il quale s’intende confrontarsi con le forze politiche e, quindi, con il Governo.
Un cammino che ha raggiunto e coinvolto anche diverse realtà all’estero, con personalità di rilievo tra i nostri corregionali È recente la nomina conferita a Alessandro Crocco da parte di Vincenzo Castellano, Segretario Federale del movimento, come responsabile IdM America del Nord e Centrale. Crocco, figlio illustre della terra di Calabria, è un imprenditore affermato e da qualche mese ricopre la carica di Presidente dei Comitati degli Italiani all’Estero di New York, New Jersey e Connecticut. Il neoeletto ha già messo in moto la macchina operativa ed ha nominato il Coordinatore IdM della Pennsylvania, Roberto Caiaro. Caiaro, originario di Acri (Cs), oltre ad essere mosso da passione politica, è ingegnere del Comune di Philadelphia ed azionista di una delle più grandi società di ingegneria degli USA, la Pennoni & Associates.
Proficuo, dunque, il percorso di radicamento di IdM, un grande progetto e una realtà che si attesta sempre di più nel panorama politico, attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali e dei grandi patrimoni di un Sud che mette a disposizione, di un mercato globalizzato ma che guarda oggi con grande interesse al locale, alle piccole realtà territoriali, al proprio patrimonio di conoscenze, intelligenze e relazioni umane. L’Italia del Meridione vuole essere protagonista di quel cambiamento dovuto, non come risposta alle infinite richieste inascoltate ma con soluzioni e programmi concreti, con un atteggiamento positivo, propositivo e costruttivo e che mira sì ad un Meridione fuori questione ma anche a ridare all’Italia quell’immagine perduta e svenduta del Bel Paese. “Quello che sta accadendo è qualcosa di incredibilmente naturale” – afferma il segretario nazionale Castellano dopo la costituzione del direttivo romano. Ed ha aggiunto: “In questo contesto di grande disaggregazione istituzionale, politica e sociale, dove la pandemia è riuscita a svelare tutte le inefficienze e inadeguatezze, IdM non può essere un traguardo ma un punto di partenza per la creazione di un Partito Federale che coinvolga i tanti movimenti territoriali e autonomisti che si ispirano ai medesimi ideali politici”. Questa è la grande sfida del Movimento.