Luigi De Magistris torna a Reggio Calabria e lo fa per presentare, nella cornice unica e suggestiva del nostro lungomare, il suo nuovo libro “Attraverso Napoli”. La presentazione è stata moderata dalla giornalista Cristina Marra e si è soffermata sull’esperienza amministrativa napoletana di De Magistris.
Ai nostri microfoni, l’ex sindaco di Napoli ha raccontato: “è un libro originale perché sono 85 fotografie e 51 piccoli episodi, aneddoti, di un’esperienza rivoluzionaria. Non era mai accaduto nell’Italia, a Napoli, che il sindaco più longevo della terza città d’Italia, capitale del sud, venisse eletto a furor di popolo con all’opposizione tutti i più grandi partiti, riscattando una città che era nota nel 2011 per i rifiuti e che oggi è la prima per crescita turistico-culturale. Giro per dimostrare che se c’è la volontà, l’entusiasmo, la competenza, il coraggio, si può fare. Per battere la rassegnazione, la lamentela, il disfattismo e pensare che mai le cose possono cambiare. Un’esperienza di entusiasmo e di positività“.
Luigi de Magistris si è anche detto molto legato alla Calabria, con la quale ha un legame profondo: “è una terra a cui ho dato tantissimo da magistrato, anche recentemente nell’esperienza politica che ci ha portai in Consiglio Regionale. E’ una terra a cui ho dedicato 10 anni importanti della mia vita come Pubblico Ministero, per dare giustizia, per non tradire questa terra, per combattere le forme più odiose di criminalità. Quelli della borghesia mafiosa, dei rapporti tra politica, istituzioni, ‘ndrangheta e massonerie deviate. E’ una terra con una grandissima umanità che ha bisogno però che i diritti vengano consolidati. I diritti qua sono troppo un privilegio che concede il potere. C’è troppa sudditanza, troppa rassegnazione, troppi giovani che vanno via. Una terra che merita una classe dirigente diversa ma anche una ribellione popolare che devo dire certe volte stenta a crescere”.
Infine, un pensiero sulla nostra città, per certi versi molto vicina a Napoli: “Io sto sul lungomare di Reggio in questo momento. se vedo e attraverso il lungomare di Reggio e di Napoli penso che abbiamo una tale fortuna di vivere in dei luoghi così belli che non dobbiamo mai dimenticare e dobbiamo prendere cura delle nostre città, delle periferie, delle fragilità delle nostre città. La mia vita è stata sempre a fianco dei più deboli, dei più fragili, degli ultimi. ed è per questo che mi sento orgogliosamente meridionale: perché il sud soffre, ma l’umanità sta qua”.