Prosegue l’emergenza all’Ospedale di Polistena, dove ormai da diversi giorni la carenza di personale sta mettendo a dura prova l’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria, specialmente per quanto riguarda il pronto soccorso, e portando alla chiusura del reparto di rianimazione.
Il commissario straordinario Lucia di Furia ha convocato d’urgenza una riunione del collegio di direzione dell’Asp di Reggio Calabria, dove, a seguito di un grosso dibattito, si è deciso di sopperire temporaneamente al problema chiudendo i punti di primo intervento di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina per quindici giorni, salvo prorogarsi della criticità.
La decisione arriva a seguito del rivelarsi fallimentare di altre azioni riparatrici proposte, quali le richieste (rifiutate) di prestazioni aggiuntive ai medici in servizio, reclutamento di personale (introvabile) e affidamento del servizio di fornitura di prestazioni sanitarie (le cui tempistiche sono troppo lunghe per auspicare una risoluzione immediata.
La carenza di personale ha portato momenti di tensione in pronto soccorso durante questo fine settimana, con un solo medico in servizio. Resosi necessario l’intervento dei carabinieri, è stato lo stesso commissario straordinario Lucia di Furia ad alleggerire il problema, dimettendo per qualche ora i panni di manager e tornando a indossare il camice bianco, in supporto del collega.
Il sindaco di Polistena Michele Tripodi ha commentato la situazione dicendo che “certamente non è questa la soluzione ai problemi della sanità che testimonia come la coperta sia sempre troppo corta e si accorci ancora di più durante la stagione estiva” e sollecita l’Asp a “percorrere qualunque strada possibile, compresa quella di far arrivare specializzandi delle università o volontari affinché il reparto di rianimazione ritorni ad essere funzionale”.
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