“Morra parla di Reggio Calabria a sproposito. Vero è che esiste la ‘ndrangheta e che è uno dei mali peggiori della nostra terra. Ma da qui a infangare il nome della Città, rappresentandola come fosse una cloaca di interessi criminali, ce ne passa eccome. A Morra sarebbe utile precisare che la vicenda che riguarda Luca Gallo, inerente l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, non ha nulla a che vedere con il territorio di Reggio Calabria. Nè tantomeno si può dire che il calcio, a livello professionistico, sia un settore votato esclusivamente alla gestione di interessi criminali come Morra vorrebbe rappresentare nelle sue dichiarazioni pubbliche. Anzi lo sport è un veicolo straordinario di riscatto sociale, uno strumento capace di tirare via dalla strada e dalle cattive compagnie ogni anno migliaia di ragazzi. Come al solito Morra parla a sproposito e come spesso accade tira in mezzo il nome di Reggio Calabria probabilmente senza nemmeno conoscerne il contesto”. Cosi in una nota il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace risponde alle affermazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra.
“Nella nostra città ogni anno migliaia di ragazzi, allenatori, preparatori atletici ed addetti ai lavori operano con passione nel mondo del calcio. E ad animarli non è certo la brama di denaro o gli interessi criminali di cui parla Morra. Per carità il male esiste, ma come al solito è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. E la vicenda di Gallo, che peraltro al momento risulta solo indagato, non può indurre a facili conclusioni né tantomeno consentire al Presidente della Commissione Antimafia di rappresentare la realtà sportiva reggina come il male assoluto. Nella nostra città ci sono migliaia di persone che fanno calcio in maniera onesta e che vanno avanti esclusivamente per passione. E il nostro compito da istituzioni è quello di sostenere queste realtà, attraverso gli impianti sportivi ma anche attraverso iniziative di promozione delle nostre eccellenze, non certo demonizzare un intero movimento sportivo”.