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Legacoop Reggio Calabria si affianca alla denuncia dell’associazione “Per noi e Dopo di Noi”

Legacoop Reggio si affianca alla denuncia dell'associazione “Per noi e Dopo di Noi” per la mancanza degli assistenti

di Filippo Francesco Idone

“Siamo costretti a prendere atto, ancora una volta che la scuola non inizia per tutti nello stesso periodo. Nonostante lo stanziamento da parte del Governo Centrale di somme specifiche che si aggiungono alle somme già programmate dai Comuni ed a quelle che ogni anno la Città Metropolitana destina allo stesso scopo, mancano gli assistenti educativi alla comunicazione”. E’ quanto afferma Mario Alberti, referente provinciale di Legacoop Reggio Calabria che si si affianca alla denuncia dell’associazione “Per noi e Dopo di Noi”, espressa dalla Presidente Daniela Zavaglia, per la mancata nomina degli assistenti educativi ed alla comunicazione.

“La nostra Organizzazione intende ulteriormente appellarsi alle Amministrazioni comunali affinché consentano l’avvio dell’anno scolastico per i bambini con disabilità esattamente lo stesso giorno di avvio per tutti – afferma ancora Alberti -.  Non esiste un bambino con disabilità, e tutto il resto della classe. Esistono soltanto bambini.  E l’equità è un concetto pedagogico che attraverso queste manifeste sperequazioni viene a mancare come opportunità formativa per ogni gruppo classe”. “La presenza di un bambino con disabilità consente di catalizzare risorse positive in tutta la classe tendenti alla solidarietà, all’accoglienza, al superamento di ogni svantaggio funzionale – si legge ancora nella nota – Legacoop, sebbene sia una organizzazione datoriale di riferimento per il mondo della cooperazione, contiene come proprio principio costitutivo il perseguimento dell’interesse generale della comunità, indipendentemente dall’impatto lavorativo per i propri associati. A tal proposito, va doverosamente evidenziato che nei casi di affidamento all’esterno dei servizi di assistenza educativa, prendiamo le distanze dalle offerte al ribasso che alcuni Enti locali utilizzano per appaltare detti servizi”.

“Il nostro riferimento sono esclusivamente le tabelle retributive del contratto collettivo delle cooperative sociali, e la retribuzione per i lavoratori è assolutamente incomprimibile. Va inoltre posto l’accento su un’altra criticità, ovvero i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione sia nei confronti degli Enti del Terzo Settore cui vengono affidati i servizi di assistenza educativa scolastica, che degli assistenti educativi contrattualizzati direttamente dai comuni”, rimarca Alberti.

“L’attesa media di un anno produce indisponibilità, per come segnalato ai nostri punti territoriali, da parte degli assistenti a proseguire, in soluzione di continuità, il servizio scolastico per l’anno successivo, determinando un grave disagio alle famiglie. E questa reiterata situazione, legata anche alla mancata nomina degli insegnanti di sostegno, che ancora, in taluni casi, purtroppo si registra, crea una situazione di sperequazione e diseguaglianza non consona ad un Paese civile. Questi – conclude Alberti – sono i temi che la Politica deve affrontare, e che una buona Amministrazione deve superare. Ovvero il mancato riconoscimento di un diritto costituzionale e la differenza di opportunità tra bambini. Ed un fragile rispetto verso il lavoro sociale. Confidiamo quindi in una rimozione di ogni forma di diseguaglianza nell’immediato e dimostriamo disponibilità a sostenere ogni azione che possa consentire una risoluzione della problematica. Siamo al fianco delle famiglie”.

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