La Reggina giocherà sabato 29 ottobre alle 14.00 contro il Cagliari all’Unipol Domus in un match dal sapore di Serie A. La squadra sarda in questa settimana ha avuto dei problemi con vari membri dello staff dirigenziale sono stati allontanati sia il direttore sportivo che quello tecnico. Il Cagliari rispetto alle aspettative iniziali è in flessione e la classifica non è ideale rispetto agli obiettivi prefissati, ma resta sempre una delle favorite per la promozione diretta in Serie A. La Reggina dopo il KO di Parma e in casa contro il Perugia ha bisogno dei tre punti per togliere le scorie negative e tornare a fare punti e scalare la graduatoria.
Filippo Inzaghi in conferenza stampa ha presentato la sfida che vedrà la Reggina affrontare il Cagliari: “Giochiamo sempre con tre centrocampisti e metterne uno in più non è nelle mie intenzioni. Ho intenzione di andare a comandare anche contro una delle squadre più forti della Serie B. Dobbiamo mantenere questa filosofia che ci ha portato questi ottimi risultati. Abbiamo perso partite che non meritavamo di perdere e siamo arrabbiati per questo. Il Cagliari ha un’ottima squadra, una forte rosa, un buon allenatore e un budget che non ha nulla a che fare con la Serie B. Noi dobbiamo andare come siamo andati a Parma e cercando di fare un altro tipo di risultato. Siamo arrabbiati perché non meriavamo di perdere in queste due ultime partite, ma se giochiamo come sappiamo, potremmo reagire. Io vado avanti cercando di tenere tutto quello che abbiamo fatto di buono e migliorarci. Liverani vuole comandare il gioco e cercherà di fare la sua partita. Ha dei giocatori straordinari come Pavoletti, Rog o Lapadula ed è bello giocare in uno stadio da Serie A. Sarà un ulteriore banco di prova importante per la nostra crescita e faremo una grande partita”.
Il mister amaranto ha fatto un bilancio di questa prima parte di stagione: “Quando sono arrivato mesi fa abbiamo progettato un triennale ed era impensabile non avere difficoltà. E’ chiaro che quando si ha un progetto così bisognerà ragionare in quel modo. Se poi saremo bravi a fare meglio dei tre anni saremo tutti contenti. Non bisogna però passare dall’esaltazione alla delusione a causa delle partite. Siamo stati bravi e qualche incidente c’è stato, ma stiamo avendo un processo di crescita importante. Stiamo mettendo in campo giovani classe 2001 e 2003, per cui i ragazzi devono crescere e sono molto fiducioso. Quest’anno ci è stato chiesto di giocare bene e di stare lontano dalle zone a rischio. Poi sento dire che c’è stato un Summit e che se non vinciamo a Cagliari saremo in crisi. Le partite le volgiamo vincere e le critiche costruttive sono ben accette. Ma scrivere di crisi non le accetto perché la gente qui è da Serie A vogliamo remare dalla stessa parte”.
L’allenatore ha poi analizzato le ultime partite giocate e quali sono stati i problemi avuti: “Non voglio avere alibi e darne a me o alla squadra. Dobbiamo essere più cattivi perché i portieri contro di noi sono sempre i migliori in campo. Abbiamo preso dei gol che non dovevamo prendere, ma vedo lavorare i giocatori tutti i giorni e sono ambiziosi come il Presidente. Mi sarei preoccupato se ci avessero bombardato, ma questo campionato di Serie B è difficilissimo e ci sono squadre attrezzate e costruiti per salire in Serie A. Se saremo più bravi accorceremo la distanze e magari fra tre anni saremo pronti per la Serie A. Ma è lecito sognare e pensare di fare il massimo anche tramite degli errori. Se noi costruissimo tanto e subissimo tanto sarebbe un problema, ma abbiamo subito poco e l’equilibrio c’è. Abbiamo preso gol per disattenzione, ma la squadra ha reagito in allenamento e ci sono i presupposti per migliorare”.
Infine Inzaghi ha parlato delle condizioni di Obi e Santander: “Obi sta migliorando molto e in questo momento non è pronto per giocare dall’inizio. Spero di dargli 20-30 minuti perché è un giocatore molto importante e lo stiamo preservando. Ho un centrocampo dove devo prendere decisioni difficili per cui era inutile rischiare Obi. Sta migliorando allenamento dopo allenamento e non ha i 90 minuti in campo, però potrebbe essere un giocatore molto importante. Per Santander stiamo facendo lo stesso ragionamento di Obi. E’ un giocatore fermo da tanto tempo e sta facendo qualche allenamento, ma non penso che sarà convocato sabato. Lo metterò dentro solo quando sarà al 100% perché abbiamo bisogno di lui e ho voglia di vederlo giocare ma solo quando potrà dimostrare il suo valore. Useremo lo stesso metro che abbiamo usato con Obi e dalla prossima settimana vedremo di inserirlo”.