«Leggo con sorpresa le parole del Segretario regionale della Uil, Santo Biondo, che, nel commentare i programmi del nuovo Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, relativi al Ponte sullo Stretto, li liquida con un “Per il ponte c’è tempo”, facendo anche intendere, nel suo secco ragionamento, che l’”autonomista” neo ministro non abbia evidentemente prestato “attenzione vera ai reali problemi del territorio”.
Queste parole mi sorprendono innanzitutto perché vengono da un sindacalista, che dovrebbe, dunque, avere a cuore le sorti dei lavoratori e del territorio, anziché esprimere posizioni squisitamente politiche, del tutto contrarie proprio agli interessi della gente che lui in primis è chiamato a difendere, e poi perché si pongono perfino in contrasto con la posizione espressa in più occasioni dal suo stesso Sindacato».
La Senatrice Tilde Minasi risponde duramente alle critiche del segretario regionale Uil, Biondo, rivolte alla scelta del Ministro Salvini di inserire tra le priorità dei suoi interventi il Ponte sullo Stretto. Critiche che non possono giustificarsi, secondo la senatrice, se non con un pregiudizio di colore politico, che non fa bene alla Calabria e ai suoi abitanti.
«Parto dalla prima e più immediata considerazione che dovrebbe premere al segretario, ovvero la previsione che la costruzione del Ponte creerebbe 100mila posti di lavoro, come spiegato proprio dal Ministro.
Come può un dirigente sindacale manifestare contrarietà di fronte a questa prospettiva?
L’infrastruttura, inoltre, consentirà un collegamento stabile e rapido tra Calabria e Sicilia, con beneficio per tutti: i pendolari, i turisti, l’indotto che determinerà, l’ambiente, l’intera Italia.
Biondo, dunque, come spiega questa sua avversione?
Il fatto, poi, che il segretario Uil inviti seccamente Salvini a parlare di 106 e di vertenza Calabria, come se non se ne fosse preoccupato, è un’altra critica sterile e fondata su presupposti falsi: il leader del mio partito, già da prima di diventare Ministro ai Trasporti, ha sempre posto l’attenzione proprio sulle infrastrutture, come esigenza primaria per la nostra terra, e lo ha ribadito anche adesso, nel suo ruolo di governo. Pochi giorni fa, ad es, parlando proprio del ponte, ha specificato che “il ponte è solo una parte, perché serve l’alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria”, e si è più volte preoccupato anche della Statale 106, inserita tra i progetti prioritari di intervento.
Aggiungo che sarei molto curiosa di sapere cosa pensino di questa posizione del loro referente regionale i vertici nazionali del Sindacato, atteso che più volte i vari Segretari generali hanno invece parlato a favore dell’infrastruttura che unirebbe le due sponde e che, come specificato, rappresenterebbe un grandissimo acceleratore per il lavoro e lo sviluppo di quest’area, ma anche dell’intera Nazione.
Forse Biondo dovrebbe preoccuparsi maggiormente di svolgere bene il ruolo che ricopre, anziché cimentarsi nell’attività di leader politico».