“Pronti dal Mit 4milioni e 427 mila euro all’anno per tre anni, pari a circa 13 milioni e 300 mila, per garantire ai cittadini della Calabria i voli tra Crotone e Roma Fiumicino. È quanto ritenuto necessario, come emerso dalla Conferenza di servizi regionale, a cui il vicepremier e ministro Matteo Salvini aveva delegato i lavori, dopo che già nel 2020 e poi nel 2021 e 22 le gare erano andate deserte”. Così una nota del Mit. “Il 15 marzo sono stati definiti i nuovi parametri – relativi alle frequenze minime, agli orari e al numero minimo di posti richiesti – sui quali articolare le rotte e si è fissata la nuova decorrenza differendola dal 26 marzo 2023 al 1° settembre 2023. Infine si è stabilito l’onere finanziario a carico del servizio pubblico (OSP) per la cosiddetta continuità territoriale. Le risorse come sopra determinate saranno impiegate in caso di mancata “accettazione” in c.d. OSP aperto (ossia nel caso in cui la rotta venga esercitata da un vettore senza esclusiva e senza compensazione a carico dello Stato). Grazie all’intervento statale, che prevede fondi compensativi a favore del vettore aggiudicatario della gara, si tutela il diritto alla mobilità di tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e europeo con pari opportunità, a condizioni economiche uniformi. I finanziamenti provengono dalle risorse derivanti dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, e da residui del bilancio di Enac. Ora si procederà alla gara, che sarà esperita in caso di mancata accettazione del cd “OSP aperto”. (ANSA).
Sebastiano Plutino
Aveva realizzato in casa un laboratorio artigianale clandestino per la trasformazione di pistole giocattolo in armi vere e proprie. Un disoccupato di 54 anni è stato arrestato a Crotone dagli agenti delle Volanti con l’accusa di fabbricazione e detenzione di armi clandestine. I poliziotti sono intervenuti a seguito della segnalazione al 113 da parte di una donna che ha dichiarato di essere stata minacciata con una pistola da un suo vicino di casa. La perquisizione nell’abitazione dell’uomo ha permesso di scoprire il laboratorio, perfettamente attrezzato, e nelle condizioni di alterare delle pistole giocattolo in modo da renderle offensive. All’interno del locale sono state trovate cinque armi, delle quali è stata accertata la funzionalità, che sono state sequestrate assieme al munizionamento e ad altra attrezzatura per la prova delle armi da fuoco. (ANSA).
I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno arrestato a San Gregorio d’Ippona il presunto autore del tentato omicidio di un uomo avvenuto nel comune del Vibonese lo scorso 10 febbraio. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura. Secondo quanto riferito, la persona arrestata, già nota alle forze dell’ordine per questioni legate ad una pregressa situazione debitoria della vittima, avrebbe prima attirato quest’ultima fuori dalla propria abitazione dando fuoco a due autovetture di sua proprietà parcheggiate nelle vicinanze e successivamente, dopo una breve conversazione, gli avrebbe sparato contro tre colpi di pistola da distanza molto ravvicinata. Solo la prontezza di riflessi della vittima, che è riuscita a spostare l’arma, ha fatto sì che i colpi esplosi andassero a vuoto e solo uno lo attingesse alla gamba sinistra, ferendolo in modo non grave. Le indagini, malgrado il clima di scarsa collaborazione e tentativi di fuorviarle, hanno però consentito agli investigatori dell’Arma e alla Procura, di giungere all’identificazione del presunto autore. (ANSA).
Stabilite dal gip di Crotone, Michele Ciociola, per il 5, 7, 12, 17 e 29 aprile le date per l’incidente probatorio, chiesto dalla Procura – il procuratore Giuseppe Capoccia ed il pm Pasquale Festa – per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro e che ha provocato al momento 91 vittime e una decina di dispersi. Quattro sono gli arrestati – due turchi e due pachistani, uno dei quali minore – perché ritenuti i presunti scafisti del caicco sfasciatosi contro una secca. L’incidente probatorio del minore si sta svolgendo al Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Gli inquirenti dovranno sentire le testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia per delineare il ruolo dei presunti scafisti durante il viaggio e al momento dell’incidente. I quattro arrestati perché ritenuti i presunti scafisti sono Gun Ufuk, di 28 anni, riuscito ad allontanarsi dopo il naufragio e catturato in Austria a distanza di qualche giorno, e Sami Fuat, di 50 anni entrambi di nazionalità turca, e altre due persone: Khalid Arslan (25), pachistano e un minore, suo connazionale. In tutto, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, gli scafisti sarebbero stati sei: un siriano che è stato riconosciuto tra le vittime e un altro che avrebbe fatto perdere le proprie tracce dopo essersi messo in salvo. (ANSA).
Un appuntamento con la creatività e l’elaborazione del linguaggio non violento: dalla scrittura alla scena è stato il percorso formativo ed esperienziale degli allievi della scuola media De Gasperi attuato grazie al progetto #kindZone. Per la comunicazione pacifica.
Sarà “Ifigenia – l’amore NON è sacrificio” a essere messo in scena, risultato finale del laboratorio di scrittura creativa “Parole di vetro” curato da Katia Colica, scrittrice e drammaturga, nato con l’obiettivo di sviluppare i processi di consapevolezza e rafforzare i fattori protettivi.
Gli allievi della scuola, guidati da Katia Colica e coadiuvati dalle professoresse Tatiana Galtieri e Manuela Labate e dal professore Gianfranco Scafidi, hanno elaborato il personaggio della figlia di Agamennone che nella mitologia è stata sacrificata per far avviare la guerra di Troia. Con un lungo lavoro di analisi e riflessione, i ragazzi di IA hanno prodotto di proprio pugno una vera drammaturgia; adattandola, tuttavia, a un linguaggio inclusivo, volto alla libertà e alla parità di genere.
Il lavoro realizzato sarà proposto grazie a un reading teatrale aperto al pubblico il prossimo 30 marzo alle ore 15 nell’auditorium della scuola, in via Reggio Campi II Tronco, 164, Reggio Calabria.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per realizzare un Open Day che illustrerà, sia ai genitori degli alunni dell’Istituto che alla cittadinanza, l’avanzamento del progetto #kindZone per la comunicazione pacifica, ma anche i nuovi servizi della Biblioteca Scolastica rivolti sia alla scuola che ai cittadini. Sarà anche l’occasione, infine, per inaugurare la nuova Little Free Library, installata per la prima volta in una scuola a Reggio Calabria con il supporto tecnico e logistico di Associazione Radici-Magnolia. La Scuola Catanoso-De Gasperi, quindi, è sempre più una zona amichevole e luogo di crescita culturale. #kindZone – Per la comunicazione pacifica è un progetto ideato e prodotto da Adexo Aps con la collaborazione della scuola Catanoso-De Gasperi e il sostegno di Otto per Mille – Chiesa Valdese.
L’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria si trova oggi in una fase drammatica della propria esistenza ed è seriamente a rischio di sopravvivenza. Infatti, l’ateneo è in una situazione finanziaria di estrema sofferenza tanto da rendere concretamente possibile l’ipotesi della chiusura di questa Istituzione che ha dato beneficio e lustro alla nostra città (e ci auguriamo ne dia ancora), vuoi sotto il profilo culturale, vuoi sotto il profilo economico diretto ed indiretto (presenza di docenti e studenti che hanno necessità di alloggi e affollano luoghi ricreativi e attività commerciali), vuoi sotto quello dell’immagine (promozione della città all’estero, etc.).
L’università oggi presenta statutariamente una struttura organizzativa complessa ed al contempo inadeguata alle esigenze richieste dal mercato. In sintesi, sono presenti tre Organi Collegiali: il Soggetto Fondatore e Promotore, cioè l’Associazione Dante Alighieri passata da 120 a 12 membri superstiti; il Soggetto Sostenitore, cioè il Consorzio per l’Unida (composto dall’Associazione, più Comune e Provincia – oggi Città Metropolitana – di Reggio Calabria, più la Camera di Commercio); il Consiglio di Amministrazione.
Come si suol dire, qualche domanda nasce spontanea: la nostra Reggio può permettersi anche questa ulteriore perdita, mortificazione e sconfitta sociale e culturale? Certamente no! Siamo sicuri che non si possa far nulla e/o è stato fatto tutto quanto possibile per evitare il collasso della “Dante Alighieri” e per evitare la fine ingloriosa di una realtà che ha dato e può ancora dare molto alla Città?
E’ noto che i membri superstiti dell’Associazione Dante Alighieri, l’anno scorso, hanno provveduto a finanziare l’Università attingendo ai propri fondi personali. Se anche gli altri membri del Consorzio UNIDA (organo sostenitore) avessero fatto fronte ai loro impegni statutari, oggi i problemi di ordine finanziario che attanagliano la “Dante” non sarebbero così evidenti. Infatti, da oltre 10 anni – 10 anni!!!! – il comune, la città metropolitana e la camera di commercio non versano quanto di loro competenza nelle casse dell’Ateneo e, a loro perenne disdoro, sembra che abbiano fatto sapere che non hanno nessuna intenzione di saldare i debiti pregressi, infischiandosene della sorte dei dipendenti e delle loro famiglie.
Tuttavia, nonostante la consueta colpevole inerzia degli enti locali attuali, sempre inefficienti ed assenti quando si tratta di tutelare il territorio e i suoi cittadini, a riprova del prestigio e della validità della nostra (come reggini) “Dante Alighieri”, ci risulta che si è registrato l’interesse di alcuni network universitari nazionali per l’acquisizione della struttura. Ad oggi, le diverse offerte sono state via via modificate ed integrate solo grazie all’Associazione Dante Alighieri ed al suo Presidente che ha posto in evidenza l’importanza della permanenza dell’Ateneo in città, del mantenimento dei livelli occupazionali, nonché della prosecuzione della mission culturale della struttura, precisazioni che ci sentiamo di sottoscrivere.
Pertanto, conclude il Circolo di F.d.I. “Antonio e Ciccio Franco”, non è possibile rimanere inerti di fronte all’ennesimo scempio ai danni della nostra città, non è giusto fare morire così un eccellente “Produttore culturale” che è stato un sogno realizzato dal compianto On. Giuseppe Reale. Al riguardo, quindi, il Circolo di Giorgia Meloni, sempre impegnato nella difesa degli interessi di Reggio e dei reggini, si attiverà per richiedere agli esponenti del partito, ai vari livelli, iniziative volte ad accertare e denunciare le responsabilità di questa situazione ed a valutare ogni ipotesi che possa portare alla rinascita di quello che è stato e che può continuare ad essere, un fiore all’occhiello nel panorama culturale meridionale e importante punto d’incontro della cultura Mediterranea.
I Giovani industriali reggini hanno organizzano, giorno 29 marzo alle ore 16:30 presso la sede di Confindustria Reggio Calabria, un momento di confronto con le istituzioni, dove si affronterà il tema della gestione
aziendale.
Al convengo dal titolo “ETICA E LEGALITA’ DI IMPRESA”, interverranno relatori di nota esperienza, che approfondiranno argomenti di rilevanza pratica e concreta: dagli strumenti preventivi di compliance aziendale fino a misure specifiche previste dal nostro Codice Antimafia.
Il convegno è stato altresì accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Calabria.
Il Corecom Calabria ha istituito la “Giornata sulla povertà educativa”, una manifestazione destinata a coinvolgere le scuole, oltre i soggetti istituzionali competenti, per approfondire e contrastare le criticità strutturali e infrastrutturali che acuiscono la situazione di povertà educativa esistente nella nostra regione.
La povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni: nella nostra regione povertà educativa priva migliaia di bambini del diritto di crescere e di seguire i loro sogni.
L’intento del Corecom è quello di offrire un contributo volto a coinvolgere e sensibilizzare media e istituzioni competenti nella lotta di questo fenomeno che si coglie in tutta la sua emergenza.
L’istituzione della “Giornata sulla Povertà educativa” è stata deliberata nel corso dell’ultima riunione del Comitato per le Comunicazioni della Calabria, guidato dal presidente Fulvio Scarpino e composto da Mario Mazza e Pasquale Petrolo. L’evento si svolgerà il prossimo 19 aprile alle ore 10.30, nella sede del Consiglio Regionale della Calabria, a Reggio Calabria, via Cardinale Portanova Palazzo Campanella.
Nel corso della giornata verranno proclamati i vincitori dell’Avviso pubblico indetto nel dicembre 2022, in seguito all’istituzione del premio di qualità per i migliori contenuti comunicativi per l’anno 2022, nell’intento di individuare iniziative, azioni propulsive, strumenti, atti ad offrire un contributo nella lotta al fenomeno distorsivo della povertà educativa da parte dei media.
Il premio, infatti, ha lo scopo di sensibilizzare la comunità sul tema della povertà educativa e incentivare la produzione di contenuti di qualità sulla tematica.
L’organizzazione della Giornata del 19 aprile e la consegna del riconoscimento ai vincitori rappresentano la fase conclusiva dell’obiettivo specifico settoriale individuato dal Co.Re.Com. per l’anno 2022 dal titolo “Contrasto alla povertà educativa in tempi di pandemia e contributo del sistema dei media regionali e locali, anche attraverso la definizione di un modello sperimentale di analisi dei contenuti comunicativi”, nell’ambito del piano della Performance dell’ente.
Mercoledì 19 aprile, infine, saranno anche proiettati i filmati audiovisivi presentati da tutti i partecipanti e interverranno illustri relatori sul tema della povertà educativa.
Si è svolto nella Sala Biblioteca Gilda Trisolini di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana, l’incontro tra il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace, supportato nell’occasione dalla Dirigente del Settore Domenica Catalfamo e dai tecnici progettisti aggiudicatari dell’intervento programmato, ed il Comitato di Cannitello che raggruppa semplici cittadini e tecnici specialisti, ingegneri e geologi. Obiettivo comune dell’incontro, l’individuazione di una soluzione pratica e definitiva all’annoso ed ormai emergenziale problema dell’erosione sul tratto di costa a nord di Villa San Giovanni.
La Città Metropolitana vuole investire oltre un milione di euro per un primo progetto che vedrebbe tamponare l’emergenza con un ripascimento di circa 300 mt di costa grazie alla possibilità di attingere ai materiali recuperati dal porto di Saline, insabbiato da anni, per un prelievo di sabbia autorizzato fino a 40mila metri cubi. Questa operazione, con la creazione anche di una scogliera-barriera, consentirebbe fattivamente la ricreazione di un arenile che andrebbe a compensare l’assenza di nuovi materiali non più apportati, ormai da tempo, dalle fiumare Piria e Zagarella.
Il progetto è stato articolatamente descritto dai tecnici che lo hanno curato entrando anche in dettagli rilevanti sia a livello ingegneristico ma anche a livello geologico. Il confronto con i professionisti del Comitato è stato proficuo riscontrando ampia e convinta condivisione; nella convinzione delle parti che questo sia solo il primo passo per un intervento, necessario ed indispensabile, programmato nel tempo che riesca a ricreare un equilibrio tra il mare ed il territorio.
Il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace ha voluto sottolineare che la competenza e la funzione specifica, rispetto a questa tipologia di interventi, è della Regione. “Ma è volontà della Città Metropolitana – ha affermato – impegnarsi per come e per quanto può rispetto alla delicata problematica molto sentita dalla cittadinanza”.
“Il confronto con il Comitato – ha concluso Versace – è frutto della precisa volontà politica di condividere al massimo questo percorso amministrativo rispetto ad una scelta molto sentita dall’intera popolazione di Villa San Giovanni e Cannitello per la quale era ed è fondamentale il prezioso contributo della stessa comunità interessata. Molto positivo, dunque, essere riusciti a riscontrare comunione di intenti e pareri positivi rispetto al progetto proposto”.
Il Consiglio Metropolitano sostiene la battaglia del Comitato spontaneo “19 febbraio” a difesa dell’Ospedale “Maria Pia di Savoia” di Oppido Mamertina ed impegna il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, a richiedere al commissario regionale della Sanità, il Governatore Roberto Occhiuto, ed a quello dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, un’interlocuzione per «la riattivazione del reparto di radiologia già esistente nella struttura, il trasferimento dei servizi ambulatoriali specialistici del territorio, l’attivazione dei servizi diagnostici, il mantenimento del Reparto di lungodegenza post acuzie a valenza internistica e l’incremento posti letto a valenza riabilitativa, la riattivazione del Punto di Primo intervento ed il riconoscimento di Presidio in zona disagiata». E’ il testo della mozione letta dal consigliere Giuseppe Giordano ed approvato dall’unanimità dell’aula “Repaci”. La chiusura dell’ospedale di Oppido Mamertina, infatti, per il sindaco facente funzioni Carmelo Versace «rappresenterebbe la sconfitta della politica calabrese ad ogni livello».
«Quello di Oppido – ha spiegato – è l’unico presidio di montagna, il solo all’interno dell’Ente Parco che serve un’area di oltre 20 mila abitanti e che ha una funzione strategica in prospettiva se si pensa all’apertura del varco di Santa Cristina d’Aspromonte. Il mio pensiero va ai cittadini che, da diverse settimane, sono impegnati in un presidio permanente in difesa del diritto alla salute di intere comunità». «Spero – ha aggiunto Versace – che il sindaco di Oppido, cui va tutta la mia solidarietà, convochi un consiglio comunale aperto affinché si possa, ancor di più, lanciare l’allarme del territorio. Non è più possibile vivere queste situazioni calate dall’alto».
L’intera assemblea ha condiviso le parole di Versace, con il consigliere Michele Conia che ha invitato il Governatore Occhiuto a «rispondere prontamente al documento approvato dal Consiglio metropolitano perché bisogna imparare ad ascoltare i territori e confrontarsi». «Quella del Comitato – ha affermato ancora – è una battaglia che sostengo dalla prima ora. Si tratta di donne, uomini e bambini raccolti in un presidio permanente che va sostenuto e protetto». Per il consigliere Giuseppe Giordano, poi, «è necessario difendere il nosocomio di Oppido e, contestualmente, dar vita ad una cabina di regia per riorganizzare la Sanità del territorio metropolitano».
«Una sanità martoriata», secondo il consigliere Giovanni Latella che, nel corso del suo intervento, ha ricordato come «si cerchi nei medici cubani la soluzione alle carenze di un sistema che crolla sotto il peso del deficit strutturale e di risorse umane». «Serve – ha proseguito – un impegno concreto, soprattutto in termini di finanziamenti, da parte della Regione». «Maggiore impegno» lo ha chiesti anche il consigliere Giuseppe Sera nel sostenere come «la politica debba prendersi la responsabilità delle proprie scelte, così come fece quando si decise di chiudere alcuni ospedali in virtù della razionalizzazione della spesa». «La penalizzazione dei territori della Città metropolitana – ha continuato – parte da lontano».
Nell’esprimere solidarietà ai cittadini della Piana, Sera si detto «fiducioso dell’operato del sindaco facente funzioni che avrà la missione di rappresentare le esigenze della popolazione del territorio pre-aspromontano di fronte alla presidenza della Regione Calabria». Quindi, il consigliere Domenico Mantegna, nel sottolineare la fragilità complessiva del sistema sanitario locale, ha preso ad esempio l’Ospedale di Locri che, in queste ore, «si trova a dover affrontare pure l’emergenza dettata dallo sbarco di 650 migranti». «Capite bene – ha detto – che, pensando di chiudere le strutture, si va a comprimere, ulteriormente, la nostra capacità di prestare un servizio all’altezza di un diritto sancito dalla Costituzione. Nel concreto, non si riesce a sopperire alle lacune ed alle dimenticanze da parte del Governo centrale su aree estremamente delicate dal punto di vista sanitario».
L’unanimità dell’aula, dunque, ha dato mandato al sindaco facente funzioni di interfacciarsi con il Commissario Occhiuto su «un tema estremamente delicato che investe un territorio di 230 chilometri quadrati che, oltre Oppido Mamertina, interessa i Comuni di Cosoleto, Delianuova, Molochio, Scido, Santa Cristina d’Aspromonte, Terranova Sappo Minulio e Varapodio. Oltre 20 mila cittadini, per lo più anziani».
L’aula, nella seduta odierna, ha discusso ed approvato il gemellaggio fra la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed il Comune di Erymanthos, centro della regione greca di Patrasso. A relazionare sul punto è stato il consigliere delegato Filippo Quartuccio che ha sottolineato «l’importanza dei gemellaggi quali strumenti utili a cooperare e collaborare in diversi settori, stabilendo rapporti duraturi nel tempo e favorendo il processo di integrazione europea, il dialogo interculturale, lo scambio di esperienze, conoscenze e valori, il confronto costruttivo di opinioni e l’arricchimento specifico». L’amicizia con la città di Erymanthos, quindi, «serve a costruire una cultura europea in risposta all’euroscetticismo».