LFA Reggio Calabria comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive dell’esterno offensivo Niccolò Marras che si lega al club con un contratto biennale. Cresciuto nel settore giovanile della Lazio e del Lecce, nella stagione 2021/22 indossa la casacca dell’Arezzo in serie D. Nella stagione successiva firma con la Sambenedettese dove colleziona 27 presenze realizzando quattro reti prima di trasferirsi al Brindisi. Indosserà la maglia n. 18.
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La Cellula Coscioni Rc organizza un seminario sui diritti al Cineteatro Metropolitano, in occasione del Precongresso dell’Associazione
In preparazione del XX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, che si terrà dal 20 al 22 ottobre 2023 a Milano, l’associazione in collaborazione con la Cellula Coscioni Reggio Calabria organizza un seminario in presenza sabato 7 ottobre ore 10.30, presso il Cine teatro metropolitano, via Nino Bixio 44, Reggio Calabria.
Al seminario prenderanno parte: Emanuele La Rosa, professore associato di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Messina, con un intervento dal titolo “Problemi giuridici del fine vita: notazioni per un diritto penale antipaternalistico”; Delfino Demetrio, assessore al Welfare presso il Comune di Reggio Calabria, con un intervento dal titolo “Scelte di fine vita: Disposizioni Anticipate di Trattamento. Cosa c’è da sapere?”, Ines Barbera, medico Responsabile presso Hospice Fondazione Via delle Stelle di Reggio Calabria, con un intervento dal titolo “Le Cure Palliative: un modello di cura alla fine della vita”; Maria Teresa Prestanicola e Francesco Benedetto, Coordinatrice e Segretario della Cellula Coscioni Reggio Calabria; concluderà i lavori Matteo Mainardi, membro Giunta Associazione Luca Coscioni e Coordinatore campagna Eutanasia Legale.
L’incontro sarà un’occasione per riflettere insieme sulla situazione attuale e approfondire il tema di diritti e fine vita, fare il punto della situazione sui diritti già riconosciuti e quelli ancora da conquistare.
Quello dei diritti di fine vita è un tema molto delicato, complesso e poco affrontato nel nostro territorio, per questa ragione la partecipazione al seminario è importante e necessaria: serve agire, organizzarsi, ritrovarsi anche fisicamente nelle lotte dell’Associazione Luca Coscioni e lanciare nuove sfide per impedire passi indietro sui diritti, e anzi provare a compiere qualche salto in avanti.
Tira una brutta aria per le libertà, ma insieme possiamo cambiarla, alzare il vento.
La Cittadinanza è invitata a partecipare
Elettrificazione ferrovia ionica, Rapani: «L’ex presidente Oliverio narra solo parte della storia, sbloccata grazie al nostro interessamento»
«Ho letto con grande attenzione l’intervento dell’ex presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, sull’elettrificazione della linea ferroviaria ionica e bene ha fatto a chiarire qualche aspetto sui lavori, anche se forse avrebbe fatto meglio ad essere ancora più preciso e partite da più lontano». È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
«Sia ben chiaro in via preliminare, lungi da me ogni tipo di polemica che non aiuta se non a nuocere. Oliverio, però, ha forse dimenticato un passaggio chiave: tutto l’iter è iniziato dal quel Piano dei trasporti della Provincia di Cosenza, quando lo stesso Oliverio era il presidente, approvato anche con i voti dell’opposizione di centrodestra di cui facevo parte. Quel piano, tra l’altro contemplava il progetto della metropolitana di superficie Sibari-Crotone che ho da sempre perorato, e che proprio nel corso della legislatura Oliverio poteva essere avviato con quei treni Blues acquistati dalla Regione, che avrebbero dovuto viaggiare lungo la dorsale jonica ma poi accantonati a causa di problemi tecnici».
«E giacché Mario Oliverio nelle sue dichiarazione lo ammette – sottolinea il parlamentare – mi chiedo come possa difendere il Partito democratico che a suo dire avrebbe potuto prendere posizione, se il progetto sull’elettrificazione si è arenato nel 2019 e nessuno ha inteso occuparsene. Oggi, a distanza di quattro anni, grazie alla fattiva collaborazione con il commissario straordinario dell’opera, Roberto Pagone, tra l’altro nominato nel 2021, ognuno per le competenze degli incarichi ricoperti, siamo riusciti a tirar fuori dalle ormai note pastoie burocratiche nelle quali il progetto si era impantanato. Peraltro, segnalo a Oliverio che il progetto stesso è rimasto bloccato lungamente anche per responsabilità dei comuni, la maggior parte a guida centrosinistra, colpevoli di non aver rilasciato l’ultimo parere di competenza sugli usi civici, tanto da indurre la direzione generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria ad applicare i poteri sostitutivi dopo aver prima diffidato i comuni stessi. Questa è la realtà dei fatti».
«L’ex presidente Oliverio – prosegue il senatore Rapani – ad onor di cronaca ha citato due interventi. Un primo relativo alla palificazione avviata 2018 e regolarmente ultima dalla Direzione RFI di Reggio Calabria. Il secondo riguarda prevalentemente la realizzazione delle sottostazioni elettriche con relative acquisizioni dei pareri degli enti istituzionali, per le quali il progetto si è bloccato. La nomina a commissario di Pagone è servita anche a riavviare l’iter approvativo degli enti come le Sovrintendenze delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, sollecitate dal ministro della Cultura, Sangiuliano, su mia istanza. All’ex presidente Oliverio rammento, infine, che acquisiti i pareri con le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero della Cultura siamo riusciti a rimodulare il progetto in Conferenza dei servizi nel dicembre 2022. Siamo giunti, così, ad oggi, all’approvazione del progetto definitivo ratificato nelle scorse ore grazie agli sforzi profusi dal commissario Pagone, dai ministeri e dall’interessamento al problema del sottoscritto».
Saccomanno (Lega): “Tutti contro il Ponte, contro Salvini, contro la crescita del Mezzogiorno!”
“Tutti contro il Ponte, tutti contro Salvini, tutti contro il Sud! Così si potrebbe rappresentare la giornata di ieri e le notizie lette sui maggiori quotidiani e televisioni. Un attacco inverosimile sulla presunta mancanza delle risorse necessarie per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ma così non è! E ci dispiace per i tanti gufi che vorrebbero che l’eccezionale opera non si realizzasse. A parte le tante disponibilità straniere, la costruzione del ponte ha un cronoprogramma operativo ed anche finanziario. Per l’anno 2023 ci saranno risorse di molto superiori all’effettivo fabbisogno, nel mentre per il 2024 ci saranno, naturalmente quelle necessarie per fare partire i cantieri prima dell’estate. Comprendiamo che la materia finanziaria non è di tutti, ma con un minimo di logica, si sarebbe dovuto comprendere che le risorse servono al momento del loro impegno e non, sicuramente, molti anni prima. Se il ponte costerà 6, 8, 10 o 12 miliardi, lo di vedrà nel momento del deposito del progetto esecutivo, queste risorse non devono essere pronte oggi, ma, certamente, nel momento in cui si sottoscriveranno i contratti e per i costi necessari e sempre seguendo il cronoprogramma. Affermare oggi che non ci sono i finanziamenti vuol dire stravolgere la realtà. Ecco la necessità della creazione di Comitati spontanei, come avverrà oggi a Tropea, per difendere il ponte, la sua realizzazione e la verità. I tentativi di creare difficoltà per posizioni partitiche e per soggetti che hanno distrutto l’Italia e il sistema imprese, non passeranno. Ci saranno barriere insormontabili formate da tanti cittadini che credono e lotteranno per avere un’opera memorabile ed eccezionale e che impediranno le menzogne, difendendo il Ministro Salvini e, naturalmente, la crescita del Sud, della Calabria e della Sicilia”
Plastic Free pronta al 7° evento nazionale con 15 appuntamenti in Calabria
Come ogni anno, i volontari di tutta Italia si impegneranno insieme in un’azione collettiva per il bene del Pianeta, con l’obiettivo di liberare dai rifiuti abbandonati le spiagge e le rive dei fiumi delle città della penisola.
Anche la Calabria è pronta a scendere in campo con ben 10 appuntamenti, che avranno luogo sabato e domenica, sulle spiagge di Catanzaro, Gioia Tauro, Lamezia Terme, Palmi, Pizzo, Paola, Parenti, Reggio Calabria, Roccella Jonica, Rende, San Giovanni in Fiore, Stalettì, Tropea e Zumpano.
A Reggio Calabria la spiaggia prescelta sarà la spiaggia “Pet Friendly” di Catona, nei pressi del Limoneto.
L’appuntamento è per il 30 settembre alle ore 09:30.
La divisione reggina dell’associazione in blu lavorerà insieme ad altre realtà attive nel territorio, con le quali ha già in passato avviato collaborazioni positive per il bene della città: Associazione Coopisa, Azione Sociale, Arci Reggio Calabria, Stazione E1, Circolo Laudato Si e Monkey Yoga.
Sarà inoltre presente una rappresentativa dell’IC Radice Alighieri di Catona. Facendo seguito al progetto di sensibilizzazione ambientale che l’Istituto scolastico ha scelto di portare avanti insieme a Plastic Free per l’anno scolastico 2022-2023, alcune classi terze della scuola primaria prenderanno parte attiva all’evento di clean up, mettendo in pratica quanto imparato durante gli incontri in aula con i referenti locali dell’associazione e facendo gruppo per il bene dell’ambiente.
Per partecipare è necessario iscriversi, gratuitamente, sul sito di Plastic Free cliccando “Partecipa” al link: https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5395/30-set-reggio-di-calabria
La partecipazione è aperta a grandi e piccini.
Si consiglia di portare con sè dei guanti da lavoro e una borraccia con l’acqua. Tutto il resto dell’occorrente sarà fornito dall’associazione e da Teknoservice, che si ringrazia per la collaborazione.
L’evento è autorizzato dal Comune di Reggio Calabria.
Villa S.G.: i consiglieri di Minoranza effettuano sopralluogo dell’Archivio Storico Comunale
I consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni, Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco, desiderano rendere noto il resoconto del sopralluogo effettuato il 12 settembre 2023 presso l’Archivio Storico Comunale di Villa San Giovanni, situato nel quartiere Ferrito.
L’Archivio Storico Comunale di Ferrito è un luogo di cruciale importanza per la conservazione della storia del nostro territorio e delle sue istituzioni. I nuovi locali sono stati inaugurati il 12 giugno 2014 grazie all’opera congiunta del Sindaco Rocco La Valle e della Sovrintendente Archivistica per la Calabria, la dott.ssa Francesca Tripodi.
La collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Sovrintendenza ha permesso il recupero, la tutela e il ripristino dell’Archivio Comunale. Conservare la memoria storica è un dovere che spetta a tutti gli amministratori, e l’impegno profuso in quegli anni per preservare la nostra identità storica merita il massimo rispetto.
Il sopralluogo è stato condotto in risposta alle interrogazioni precedentemente presentate riguardanti l’accesso limitato all’Archivio Storico Comunale e alla conservazione del prezioso patrimonio culturale della nostra comunità.
Durante la visita, abbiamo notato con preoccupazione che una considerevole quantità di documenti storici è stata trascurata, con scaffali vuoti e aree che richiedono cure e restauri urgenti. La ventilazione e l’isolamento risultano insufficienti, aumentando il rischio di danni causati da roditori.
Di conseguenza, abbiamo sollecitato con urgenza:
- L’intervento del Sindaco e della Giunta per risolvere la situazione dell’Archivio Storico;
- Una relazione dettagliata sugli interventi necessari;
- Il ripristino della corrente elettrica e l’installazione di un sistema d’allarme;
- L’apertura regolare dell’archivio al pubblico;
- L’assegnazione di personale adeguatamente formato.
Ricordiamo che gli Archivi degli Enti Pubblici rientrano nel Demanio dello Stato e rappresentano un pilastro fondamentale per la conservazione della nostra storia locale. L’Archivio Storico Comunale è un tesoro di inestimabile valore, queste risorse rappresentano la nostra identità, la nostra eredità e la fonte di ispirazione per le generazioni future.
Durante il sopralluogo sono state scattate alcune foto che documentano lo stato attuale dell’Archivio Storico Comunale di Ferrito.
Infine, i consiglieri comunali di minoranza si impegnano a monitorare attentamente le azioni intraprese e hanno chiesto il supporto della Soprintendenza per preservare questo patrimonio storico di inestimabile valore.
Porto di Gioia Tauro, i timori di Gelardi: “Rischio chiusura. Il Governo deve intervenire tempestivamente”
“Il primo gennaio 2024 segnerà l’entrata in vigore della direttiva dell’Unione Europea sul sistema di scambio delle quote di emissione (Ets) per il settore marittimo. Secondo questa direttiva, la tassazione sarà calcolata non solo in base al tipo di nave, ma anche in base alla distanza percorsa. In particolare, sarà applicato uno sconto del 50% se lo scalo di partenza o destinazione si trova al di fuori dell’Unione Europea, mentre sarà applicata la tassazione completa se si tratta di porti comunitari”. A sostenerlo, in una nota, è Giuseppe Gelardi, capogruppo della Lega alla Regione. “Questa nuova normativa – aggiunge Gelardi – ha già portato a segnali di rilocalizzazione, poiché le compagnie di navigazione stanno già pianificando l’attività di trasbordo container sulla sponda opposta del Mediterraneo, in Nordafrica. È fondamentale trovare una soluzione per salvare il porto di Gioia Tauro. Il Governo deve intervenire tempestivamente per evitare il rischio di chiusura di questo importante scalo marittimo. La situazione attuale richiede un’azione immediata per preservare l’occupazione e l’economia della regione”.
“Il porto di Gioia Tauro – sottolinea il capogruppo leghista alla Regione – ha un ruolo strategico nel Mediterraneo e la sua chiusura avrebbe conseguenze negative non solo per la Calabria, ma anche per l’intero paese. È necessario adottare misure efficaci per incentivare le compagnie di navigazione a mantenere le loro attività nel porto e per attrarre nuovi investimenti. La salvaguardia di Gioia Tauro richiede un approccio olistico che coinvolga non solo il Governo, ma anche le autorità locali, le associazioni di categoria e gli operatori portuali. È necessario promuovere una strategia di sviluppo a lungo termine che renda il porto più competitivo a livello internazionale, migliorando le infrastrutture, semplificando le procedure burocratiche e promuovendo la formazione e l’innovazione nel settore marittimo. Inoltre, è importante sottolineare l’importanza di una cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico e alle emissioni di gas serra”.
Per Gelardi “la direttiva Ets per il settore marittimo è un passo importante verso la riduzione delle emissioni, ma è necessario garantire che le misure adottate non penalizzino eccessivamente i porti europei, compromettendo la loro competitività . La situazione attuale richiede un’azione immediata per salvare il porto di Gioia Tauro. Il Governo, insieme alle autorità locali e agli operatori portuali, deve adottare misure efficaci per preservare l’occupazione e l’economia della regione. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere una strategia di sviluppo a lungo termine che renda il porto più competitivo e sostenibile. Solo attraverso una cooperazione internazionale e un impegno comune sarà possibile affrontare le sfide attuali e future legate al settore marittimo”. (ANSA).
“Mozione sull’età del consenso sessuale”: La Commissione pari opportunità audisce Neri Marziale e Valente
La Commissione regionale per l’eguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna della Regione Calabria, riunitasi stamane a Palazzo Campanella, ha audito il consigliere regionale Giuseppe Neri, capogruppo di FdI, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale e l’avvocato Stefania Valente, in merito alla “Mozione sull’età del consenso sessuale” presentata proprio da Neri ed approvata lo scorso luglio all’unanimità del Consiglio Regionale.
Ha introdotto i lavori la presidente Anna De Gaio e sono intervenute, nel corso di un dibattito ricco di riflessioni sociali, politiche e giurisprudenziali, tutte le commissarie presenti, alle quali è stata donata la pubblicazione curata dall’ufficio del Garante, che sarà inviata a tutte le istituzioni legislative di ogni ordine e grado a livello internazionale.
“È importante – dichiarano congiuntamente il garante Marziale e la presidente De Gaio – fare squadra per la piena affermazione della Mozione, che si prefigge ambiziosamente l’obiettivo non solo di portare l’età del consenso a 16 anni, ritenendo che l’attuale soglia dei 14 anni sia troppo bassa, ma di porre la Calabria al centro di una rivendicazione che richiede coraggio e determinazione”.
“Insieme – concludono Marziale e De Gaio – ringraziamo il consigliere Neri per aver provveduto a proporre la mozione, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e tutti i consiglieri regionali, che superando steccati politici e ideologici hanno inteso porsi dalla parte dei bambini”.
A fine seduta le parti si sono date appuntamento a breve per concertare azioni di diffusione della Mozione.
La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato i tre presunti autori di una rapina avvenuta il 13 settembre dello scorso anno ai danni di due guardie giurate impiegate nelle operazioni di prelievo di denaro contante dal caveau di una banca del centro della città. I provvedimenti sono stati eseguiti con la collaborazione dei Commissariati di Gioia Tauro, Palmi e Polistena in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa da Gip del Tribunale su richiesta della Procura reggina.
I tre – rispettivamente di 50, 44 e 25 anni e tutti con precedenti penali e di polizia – sono accusati di rapina.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile reggina i presunti autori del ‘colpo’, sotto la minaccia di un’arma, sarebbero riusciti a farsi consegnare un “bussolotto” all’interno del quale era custodita la somma di circa 60 mila euro e la pistola di ordinanza di uno dei due vigilantes. I rapinatori, inoltre, sempre secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, hanno atteso l’arrivo del furgone blindato dell’agenzia di sicurezza e, dopo aver notato l’ingresso delle guardie giurate all’interno della banca, si sono appostati all’interno del bancomat simulando un’operazione.
Dopo avere atteso l’uscita dal caveau della guardia giurata che portava con sé il denaro contante, e dopo averla immobilizzata gli hanno sottratto il denaro e la pistola d’ordinanza, dandosi poi alla fuga nonostante il tentativo di inseguimento degli stessi vigilantes. La ricostruzione delle fasi della rapina e l’individuazione dei presunti responsabili è stata resa possibile attraverso un lavoro di analisi delle immagini registrate dalle telecamere dei sistema di videosorveglianza cittadini a cui è seguita un’attività di intercettazione telefonica.
In particolare, da queste attività, sono emersi elementi che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico sia dei due autori materiali, che del loro complice, il quale, pur non avendo partecipato materialmente all’aggressione alla guardia giurata avrebbe agevolato il compimento della rapina svolgendo il ruolo di “palo” e agevolando la fuga di uno dei complici.
FenealUil Calabria: “Regione ha bisogno di un nuovo piano infrastrutturale scolastico”
In Calabria si contano sulle dita di una mano le scuole che sono, totalmente, in regola con le previsioni relative alla sicurezza.
Certificati di agibilità inesistenti, piani della prevenzione incendi non attuati sembrano essere la regola in un panorama infrastrutturale che, per una percentuale molto alta, vede le scuole calabresi costruite prima degli anni settanta.
E’ questa una situazione inaccettabile, che segnaliamo da tempo, che non vedrà mutamenti concreti in tempi brevi anche alla luce del rischio di non edere finalizzati i fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con questi finanziamenti, infatti, sono solo 16 i progetti di nuove scuole finanziati in Calabria, con il record negativo della provincia di Reggio Calabria che si è vista finanziare un solo progetto.
La Calabria ha bisogno di un nuovo piano infrastrutturale scolastico che, segua le indicazioni dell’Unione europea, sia finalizzato alla costruzione di nuovi edifici scolastici e faccia, concretamente, delle scuole luoghi di inclusione e apprendimento moderni ed efficienti.
Ma analizziamo qualche numero, in ciò aiutandoci con i dati pubblicati da Cittadinanzattiva e raccolti dal portale Open data sulle scuole.
Intanto, dobbiamo dire che in Calabria ci sono oltre 2000 scuole presenti sul territorio e di queste 1286 sono costruite in zona 1 per quanto riguarda il rischio terremoti, mentre 864 sono quelle realizzate in zona 2.
In Calabria si attesta al 18,75% la percentuale delle scuole che hanno un certificato anti incendio.
Nella nostra regione, ancora, sono solo 461 gli edifici scolastici che hanno una mensa e, allo stato attuale, ammontano a 80 gli interventi approvati, per un montante di quasi 30 milioni di euro, che dovrebbero portare alla costruzione di 46 nuove mense, alla demolizione, ricostruzione e ampliamento di 11 strutture di refettorio e alla riqualificazione e riconversione di altre 23.
Per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, invece, la Calabria avrà una dote di 34 milioni di euro su un plafond di risorse che ammonta a quasi 4 miliardi di euro.
Ad oggi, infatti, in Calabria solo 175 scuole (l’8,2% del totale) ha avuto interventi di adeguamento sismico; 28 scuole (solo l’1,3%) hanno ricevuto interventi di miglioramento sismico e 259 edifici scolastici (pari al 12,2% del totale) hanno registrato una progettazione antisismica.
Questi fondi serviranno a finanziare l’adeguamento e il miglioramento sismico di 10 scuole in tutta la regione; l’efficientamento di 3 istituti scolastici e la demolizione e ricostruzione di 5 strutture.
In questo quadro, poi, riprendiamo la segnalazione fatta dal mondo associazionistico e chi chiediamo che fine abbia fatto la mappatura satellitare delle scuole volute dal ministro Bussetti. Ma non solo, ciò che ci preoccupa è anche che l’osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica si sia riunito una volta sola e lo abbia fatto nel lontano 2021.
Siamo convinti, infine, che sia determinante pensare anche al futuro delle nostre scuole, oltre il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e pensare di dare continuità ai fondi per l’edilizia scolastica andando ad intercettare altri canali di finanziamento.