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Reggio Calabria, il paradiso dei circhi con animali

Durissimo comunicato della LAV contro l'Amministrazione comunale che disapplica le normative CITES e le restrizioni per ospitare i circhi

di Sebastiano Plutino

Non bastavano gettonatissimi Centri Commerciali ad ospitare con elevata frequenza
spettacoli itineranti che fanno uso e abuso di animali esotici e non. La precedente
Amministrazione Comunale non è riuscita nell’impresa faraonica di modificare un
Regolamento per gli spettacoli itineranti datato, scarno e incompleto, nonostante la
formale presentazione (ben 7 anni fa!!!) di una richiesta popolare controfirmata da
645 cittadine/i che chiedevano a gran voce la semplice attuazione delle normative
CITES (così come già avvenuto in tantissime altre città italiane) e l’attuazione di
restrizioni per l’attendamento di circhi con animali con l’unico scopo di tutelare la
salute degli animali e la sicurezza dei cittadini. Il “rimpasto” della Giunta Comunale,
insediatosi ormai 24 mesi fa, non ha mai valutato di mettere mano al summenzionato
Regolamento. Non è una priorità, e lo si sa bene. Ma suscita tanta perplessità
appurare quanto questa tematica (così come il randagismo e la tutela degli animali in
generale) sia appannaggio di (poche) associazioni e di singole/i cittadine/i. È palese
quanto l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ritenga questo possibile
intervento una sorta di soprappiù. La cittadinanza si è espressa chiaramente, fornendo
anche i mezzi necessari per invertire la rotta alle Commissioni di competenza. Ma
nulla di concreto è stato fatto. E si torna ad autorizzare queste tipologie di spettacoli
che tutto sono meno che educativi, in barba a ciò che anche a livello nazionale si è
ormai – dopo decenni di soprusi – assodato: la presenza e l’utilizzo di animali negli
spettacoli circensi è pura crudeltà. Quasi un mese di autorizzazione concessa al circo
“Donna Orfei” (da segnalare la curiosa girandola di nomi allegati a questa istituzione
circense che negli anni si sono susseguiti sul nostro territorio) presso la località
Pentimele nella periferia nord della città. L’arrivo del Circo, ancora una volta, è
coronato da una presenza massiccia e altresì vergognosa di affissioni abusive
disseminate per le vie cittadine. Uno scempio paragonabile solo a quanto si ammira
durante le varie campagne elettorali. Uno spreco incredibile di risorse e un totale
disprezzo delle normative vigenti. L’ennesima segnalazione da parte dei/delle nostri/e
volontari/e alla autorità competenti porterà, probabilmente, ad un nulla di fatto. O
comunque, le multe sono talmente irrisorie da non impedire la reiterazione
dell’illegalità. Ed anche questo argomento, l’affissione di manifesti abusivi, era
oggetto della richiesta di modifica al regolamento comunale dei circhi. Lo staff del
Circo odierno, colto sul fatto durante la succitata affissione, si dimostra insofferente e
finanche irriverente nei riguardi dei cittadini che intendono semplicemente segnalare
la situazione di illegalità in cui versa la propria attività. Sono consapevoli, i signori
circensi, che a Reggio Calabria tutto cade in prescrizione e nessuno paga. E sarà così
anche stavolta, non ci illudiamo del contrario. Perché Reggio Calabria è il Paradiso
dei circhi con animali: nessuno vigila e tutto è consentito. Buona permanenza nella
nostra città

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