Si terrà oggi, sabato 3 dicembre, alle ore 17:00, con ritrovo a Piazza De Nava e arrivo a Piazza Italia, il corteo civico in cui la popolazione di Reggio Calabria è chiamata a radunare tutti i propri quartieri per convergere poi verso l’agorà cittadina.
Come precedentemente dichiarato a mezzo stampa, la comunità di Archi confluirà verso il centro cittadino per portare la voce di un quartiere che dal 2014 è considerato exclave comunale, ossia un territorio che appartiene allo Stato Italiano, ma territorialmente circondato da un Comune che politicamente disconosce l’esistenza della Decima Circoscrizione di Archi.
Prova ne è l’abbandono della manutenzione ordinaria, il degrado di edifici pubblici fatiscenti, i continui disservizi dell’illuminazione, della raccolta rifiuti, dell’acqua, della fognatura, dei trasporto pubblico locale. Al netto di una tassazione altissima sproporzionata rispetto sia alla qualità dei servizi sia alla frequenza stessa con cui i cittadini ne fruiscono.
Gli uffici della Decima Circoscrizione sono chiusi e ormai la popolazione è esausta di non sapere a chi rivolgersi e di dover ricorrere a vie tortuose per ottenere un certificato qualsiasi o un documento d’identità. I corsi fluviali sono ostruiti e il pericolo che si percepisce è elevato; da circa dieci anni non vengono ripuliti i torrenti, alcuni dei quali hanno abbondantemente esondato in questi anni, mettendo a rischio la vita di migliaia di persone e creando danni patrimoniali dal valore inestimabile.
Ormai si vive nel terrore della catastrofe compiuta e la paura della popolazione è quella di non poterne più uscire. Ecco questa paura noi la cogliamo e la interpretiamo mettendoci la faccia al corteo civico di domani, con le nostre critiche costruttive e le nostre proposte risolutive per iniziare a costruire la città del futuro grazie alla partecipazione dal basso dei cittadini e ai contributi di idee che ci vengono offerti ogni giorno da parte di chi ha a cuore la salvezza della Città e dei suoi abitanti.
Oggi i comitati di quartiere rappresentano l’unico corpo intermedio, che in tempi non sospetti era rappresentato dagli organi circoscrizionali, tra amministrazione politica e territorio e per questo li invitiamo, insieme a tutta la società civile, a partecipare numerosi.