«L’ennesima aggressione ai danni di medici dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia testimonia come, oggi, il personale sanitario in servizio nei presidi calabresi si trovi a scontare, oltre alle note carenze infrastrutturali e di organico, anche un serio problema di sicurezza che non può e non deve più essere eluso. Manifestando la massima solidarietà e vicinanza ai professionisti oggetto dell’ultima aggressione avvenuta venerdì sera – e con loro a tutti i sanitari che si trovano senza tutele in prima linea -, rinnovo la richiesta già avanzata nel maggio scorso per l’istituzione di un Posto fisso di Polizia nell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Ripristinare tale presidio di sicurezza consentirebbe ai medici di assolvere con maggiore serenità alla propria gravosa missione e costituirebbe un serio deterrente anche nei confronti di chi ritiene che il ricorso alla violenza sia lo strumento per far valere le proprie ragioni o per esternare impulsi di rabbia e dolore. Sentimenti umanamente comprensibili ma che non possono, mai e poi mai, riversarsi su chi compie esclusivamente il proprio dovere».
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