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Allarmanti dati case di cura abusive, irregolarità anche in Calabria

Dai controlli a livello nazionale sulle case di riposo, disposti dal Ministero, emergono numeri impietosi: irregolari una su quattro

di Sebastiano Plutino

Non casi isolati: i recenti sequestri delle case di cura in Calabri, non sono gravi episodi d’illegalità sporadici, ma pezzi d’un puzzle che, in seguito a controlli eseguiti dai Nas durante il periodo natalizio, su tutto il territorio nazionale, presentano un quadro generale da brividi. I numeri parlano di un’irregolarità consistente, quantificabile in 1 struttura irregolare su 4 sottoposte a controllo, ovvero su 607 strutture controllate, tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, 152, pari al 25%, sono risultate irregolari.

Sono state sanzionate per 167mila euro 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi relativi a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di più anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti mal conservati.

Per dovere di cronaca, circa i recenti sequestri delle case di riposo poste sotto sequestro in Calabria, segnaliamo quella nel centro cittadino reggino totalmente abusiva, priva di autorizzazioni, nella quale soggiornavano 9 persone con disabilità psichica, ora trasferite. completamente sprovvista di personale sanitario specializzato e nella quale veniva conservato 10 kg di cibo scaduto e che ha portato alla denuncia della responsabile.
Nel cosentino,  invece, sono stati segnalati all’autorità sanitaria e amministrativa per una serie di regolarità accertate dai carabinieri del Nas di Cosenza, i responsabili tre strutture e, nello specifico, di una comunità alloggio, una casa di riposo ed una casa famiglia. Nel corso di questi controlli, riscontrato un locale composto da più vani adibito a magazzino di materiale di varia natura, lavanderia e deposito alimenti, non presenti nella planimetria propedeutica al rilascio dell’atto autorizzativo; il superamento, persino, della capacità ricettiva massima della struttura sanitaria, considerato che la casa di riposo era predisposta per accogliere 25 ospiti, mentre ne soggiornavano 30, eccedendo la capienza massima di 5 unità, oltre la presenza di evidenti macchie di muffa sulle pareti ed infiltrazioni di acqua.

Continuando l’elenco, a Potenza, è stata chiusa anche una struttura residenziale per anziani dove, nel corso di un’ispezione igienico sanitaria, è stata riscontrata la mancanza di requisiti autorizzativi, strutturali, organizzativi e funzionali. Bloccata anche l’attività lavorativa di una casa di riposo per anziani a Siracusa, perchè sprovvista della prevista iscrizione all’albo comunale. Accertata, inoltre, la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo ed elevate sanzioni per complessivi 2.000 euro.

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