Arrivano anche le dichiarazioni del Presidente e Presidente del Consiglio della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso sull’arresto di Matteo Messina Denaro, superboss e Capo di Cosa Nostra, latitante dal 1993, catturato in un blitz dei Ros, assieme a quelli del Gis e dei comandi territoriali, nel quale sono stati impiegati centinaia di agenti, all’interno della clinica privata “La Maddalena”, nella quale si stava sottoponendo alle cure perchè affetto da un tumore.
Riportiamo le parole dei due Presidenti e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, sull’importantissima cattura del suel perboss ricercato da tre decenni, unico finora in libertà a conoscere i segreti delle stragi di Milano, Roma e Firenze e condannato a decine di e condannato per decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido, dopo quasi due anni di prigionia: “Il Consiglio regionale della Calabria ringrazia le forze dell’ordine, la Magistratura e tutte le persone che hanno contribuito alla cattura di Matteo Messina Denaro”. È quanto asserisce il presidente Filippo Mancuso, che aggiunge: “la cattura del pericoloso latitante è decisamente un grande risultato. Nel contrasto alla criminalità organizzata, che rappresenta un disvalore assoluto da estirpare, perché compromette i diritti dei cittadini e la dignità del Paese, lo Stato vince sempre. Oggi è una bella giornata per la Repubblica!”.
Alle parole di Mancuso seguono quelle del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: “L’arresto di Matteo Messina Denaro rappresenta un colpo durissimo a Cosa Nostra. Dopo 30 anni di latitanza finisce la storia criminale di uno dei boss mafiosi più influenti e pericolosi. Grazie ai Carabinieri del Ros e agli uomini dello Stato che hanno reso possibile questa cattura”. Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria”.
Conclude del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria che ringrazia lo Stato a nome dei bambini uccisi dalla Mafia con queste parole: “Tra le efferatezze per le quali è stato condannato all’ergastolo Matteo Messina Denaro vi è la corresponsabilità per il sequestro e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, poi sciolto nell’acido. Ed è nel nome di questa vittima innocente e di tutti i bambini uccisi dal crimine organizzato che intendo ringraziare gli uomini dello Stato che lo hanno assicurato alla giustizia dopo trent’anni di latitanza”. “In 120 anni di storia criminale – evidenzia Marziale – la mafia ha ucciso più di 110 bambini, con modalità di esecuzione fredde, crudeli ed efferate. Si tratta di un numero arrotondato per difetto, giacché di tanti potrebbero essersene perse le tracce. È per loro, per la memoria di quanti li perpetuano nel ricordo, che occorre ringraziare lo Stato quando questa gente viene messa al cospetto delle proprie responsabilità”.