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Giornata della Memoria: l’Anassilaos ricorda Franz Jägerstätter

Giovedì 26 gennaio alle ore 17 alla Biblioteca de Nava. Il Prof. Romeo ricorderà la figura del contadino cattolico ghigliottinato dai nazisti

di Sebastiano Plutino

Il “Giorno della Memoria” istituito dalla  Legge 20  luglio 2000 n. 211 al fine di ricordare “la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” sarà celebrato come ogni anno dall’Associazione Culturale Anassilaos con una serie di manifestazioni promosse d’intesa e congiuntamente con il Comune di Reggio Calabria, la Biblioteca “P. De Nava”, l’ Istituto Comprensivo Vitrioli-Principe di Piemonte, lo Spazio Open. Il primo incontro si terrà giovedì 26 gennaio alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca de Nava. Il Prof. Antonino Romeo ricorderà la figura di Franz Jägerstätter, il contadino austriaco cattolico, beatificato nel 2007 da Papa Benedetto XVI (1907-1943),  che rifiutò per ragioni religiose di combattere nell’esercito nazista e fu per questa ragione ghigliottinato. Un esempio di resistenza alla tirannide e di martirio che ricorda i martiri dei primi secoli del Cristianesimo. A introdurre il tema Fabio Arichetta, Responsabile Studi Storici di Anassilaos. L’incontro sarà aperto da un breve, duro e crudo video sulla Shoah realizzato da Giacomo Marcianò. L’indomani, 27 gennaio alle ore 10,00 sempre presso la Villetta De Nava  si terrà la cerimonia di inaugurazione di una mostra storico-filatelica dedicata alla Shoah con l’intervento di  Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune Reggio Calabria; della Dirigente dell’ I.C. Vitrioli Principe di Piemonte Dott.ssa Maria Morabito,; della Dr.ssa Daniela Neri, Responsabile Biblioteca.  All’incontro partecipano gli allievi  dell’I.C. Vitrioli Principe di Piemonte di Reggio Calabria con una serie di interventi dedicati alla Shoah. Nel pomeriggio alle ore 17,00 presso lo Spazio Open proiezione del video della Fondazione Perlasca (Premio Anassilaos 2022) dedicato a Giorgio Perlasca (31 gennaio 1910 – Padova, 15 agosto 1992) e conversazione del Dott. Fabio Arichetta sul tema “Righteous Among the Nations (Giusti tra le Nazioni)” dedicata a coloro che non-ebrei  hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare la vita anche di un solo ebreo dalla Shoah. Un omaggio doveroso per i milioni di Ebrei, per gli zingari, omosessuali, testimoni di Geova e oppositori che furono vittime di quella barbarie nazista  al cui fondamento era un’ideologia razzista e specificamente antisemita che condusse  alla ‘soluzione finale’ e quindi al tentativo di cancellare la presenza ebraica in Europa (Conferenza di Wannsee del gennaio 1942)  reso possibile dalle stupefacenti conquiste militari naziste sia ad Oriente che ad Occidente che consentirono di colpire  gli Ebrei dei paesi occupati, vale a dire di quasi tutta Europa. Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, Mauthausen sono soltanto i principali  ma furono decine e decine i campi disseminati in Europa nei quali si perpetrò un orribile delitto contro l’Umanità che registrò tra le vittime dello sterminio, oltre agli Ebrei, anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, sacerdoti oppositori politici. In Italia la persecuzione politica degli Ebrei cominciò con le famigerate  leggi razziali emanate nel 1938.   La deportazione e lo sterminio iniziarono invece dopo l’8 settembre 1943 allorquando i Tedeschi occuparono gran parte del paese (Centro-Nord). Le autorità della Repubblica sociale italiana collaborarono alla deportazione. Uno dei primi episodi fu il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. E’ purtroppo da rilevare che accanto a coloroi che protessero gli Ebrei rischiando anche la vita (Giusti tra le Nazioni), molti altri, in tutta Europa,  aiutarono invece i Nazisti a catturare e scovare gli Ebrei nascosti e moltissimi altri, la maggioranza, uomini e donne, per paura o indifferenza tacquero.

 

 

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