La Conferenza Episcopale Calabra, presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, mons. Fortunato Morrone ha incontrato ieri la Garante della Salute, Anna Maria Stanganelli, per discutere dei problemi relativi alla sanità. La Garante Stanganelli si è soffermata sulle numerose segnalazioni che, quotidianamente, pervengono da parte di persone anziane, giovani, malati oncologici, enti che segnalano criticità, istituti di pena, ponendo fiducia nel proprio ruolo, che dovrebbe rappresentare un riferimento istituzionale equo ed efficiente. In quest’ottica diventa fondamentale il rapporto tra Garante e vescovi, soggetti che riescono a percepire i bisogni dei soggetti fragili con spirito di gratuità, seguendo chi si trova in povertà e in situazioni di abbandono, in modo da avviare un percorso che diventi una sorta di patto per la salute.
I vescovi stessi hanno segnalato alla Garante le varie criticità che giornalmente pervengono loro dal territorio regionale, presentando un quadro drammatico della sanità calabrese, a cominciare dalla saturazione dei Pronto Soccorso per arrivare al servizio di pronto intervento spesso privo di medici a bordo, passando per le lunghe liste d’attesa. I Prelati hanno ricordato anche quante volte la CEC si è ritrovata ad affrontare simili sedute, senza che questo portasse risultati. Nel proporre un apposito protocollo d’intesa, quindi, hanno riposto la massima fiducia nella nuova Garante, nella speranza che, con la collaborazione di tutti, la situazione sanitaria calabrese, finalmente, migliori.