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Street Art, nuovo murales a Reggio: protagonista la Fata Morgana

L'artista realizzatrice del murales che abbellisce la via Marina, Roberta Fiorito, ne spiega il significato: "A Reggio ho trovato l'amore"

di Sebastiano Plutino

Reggio è più bella. Grazie ad un nuovo murales nel cuore della città, sul quale è stato realizzato il Mito della Fata Morgana che con le sue caratteristiche, ora domina il Tempietto, divenendo l’attrattiva più bella dell’area. impossibile non notare la straordinaria opera realizzata da Robeta Fiorito, artista classe 1991. In arte Rob_arkt, le opere dell’artista calabrese hanno raggiunto i muri di tutta Italia ed anche Reggio si augura che presto questo concentrato di bellezza artistica venga completato. Bellezza cittadina che grazie all’aumento dei disegni sui suoi muri, non casuale, ma voluta dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria continua ad investire nella cultura e diversi suoi comuni che hanno sfruttato il secondo bando, voluto con forza da Filippo Quartuccio, delegato metropolitano. Nello specifico i Comuni che hanno colto l’opportunità del progetto, insieme ad un elenco di artisti molto talentuosi che hanno scelto come tema il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, è quello della Magna Grecia e dei suoi miti e che risponde ai nomi di Cosimo Allera, Tania Azzarà, Giuseppe Crisafio, Roberta Fiorita, Serena Lullo, Emanuele Neri, Francesco Neri, Antonio Pittelli, Graziella Romeo, Maria Carmela Romeo, Antonio Sinopoli, Massimo Sirelli, Andrea Sposari, Lorenza Stelitano, Antonio Zappia. Da segnalare le bellissime opere di Sirelli a Cinquefrondi e Locri e del Maestro Allera  a Siderno.

L’iniziativa rientra nel bando “Avviso Pubblico rivolto a Street Artist per la creazione di una short list per la progettazione e realizzazione di interventi artistici urbani presso spazi resi disponibili da parte dei Comuni del territorio metropolitano anno 2022”

“È un progetto nato su mio indirizzo in Città Metropolitana – ha spiegato il delegato alla cultura Filippo Quartuccio, ai microfoni di CityNow. Quello attualmente in corso è il secondo e, visto il successo delle prime due edizione stiamo già lavorando per il terzo. Aveva creduto molto in questa attività già il sindaco Falcomatà, una volta insediato Carmelo Versace abbiamo proseguito per portare la cultura in strada, affinché possa essere alla portata di tutti”.

L’opera si ispira alla Mitologia del territorio, esalta il Tempietto e la scelta verso la mitologia della Fata Morgana non è casuale perchè tra le più conosciute dello Stretto che crea un fenomeno ottico reale nelle giornate calde, nelle quali sembra di poter toccare con mano la dirimpettaia Messina.

Riportiamo le dichiarazioni dell’autrice rilasciate a Citynow: “Lo sguardo della fata interroga e tenta i passanti – ha spiegato l’autrice dell’opera a CityNow – Le sue mani li invitano ad entrare nel disegno. Nello specchio dei suoi si instaura un rapporto quasi intimo tra lo spettatore ed il soggetto dell’opera, che sembra chiederci: tu cosa desideri? Una domanda che forse si ci pone poco spesso, persi nel tram tram del quotidiano, ma che può rappresentare una una presa di coscienza improvvisa, un’illuminazione, che spesso può accendere piccole luci, rivelarci il nostro “io” ed innescare grandi cambiamenti. è la stessa domanda che mi sono posta un bel giorno qualunque di qualche anno fa, la risposta mi ha portato a fare ciò che faccio oggi, cambiando bruscamente le mie priorità nella vita: l’artista. Una domanda che, ad oggi, posso confermare, mi ha salvata”.

“Ho lavorato un po’ ovunque in Italia, ma il Sud è sempre il Sud. La gente è veramente calorosa e, a Reggio Calabria ho potuto sperimentarlo con chi passava dal Tempietto a passeggiare o fare jogging. Tutti erano incuriositi da questo cantiere e chiedevano con affetto aggiornamenti sullo sviluppo dell’opera.

Reggio per me è stata una tappa importante – ha aggiunto Roberta – perché pur non essendo reggina di nascita è come se la città mi avesse preso in adozione. È qui che ho trovato l’amore ed è anche la città in cui ho scelto di frequentare la facoltà di Architettura. Ho lavorato con particolare enfasi al progetto della Fata Morgana perché il mio scopo era quello di realizzare un’opera all’altezza di una città che mi ha davvero dato tanto nella vita. Una grande mano d’aiuto è arrivata dalla sinergia con il Comune e la Città Metropolitana che, con il bando, danno modo agli artisti di esprimersi ed alla società di apprezzare sempre di più la street art”.

(foto di Marco Costantino)

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