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I Linkin Park a vent’anni dalla pubblicazione celebrano “Meteora” e Chester Bennington

In uscita per il ventesimo anniversario di “Meteora” il brano dimenticato “Lost”

di Pierluigi Gabriele

Come una foto che si è dimenticati di sviluppare, questo rappresenta per i Linkin Park il brano “Lost”. In occasione della riedizione per il ventennale dell’album “Meteora”, successo internazionale di grandissimo spessore artistico ed emozionale, i Linkin Park celebrano le proprie origini ricordando l’amico prima che cantante Chester Bennington. Il nuovo brano, che all’epoca era stato già completato e mixato, è stato ritrovato durante le ricerche del materiale musicale che avrebbe dovuto comporre la ri-edizione di “Meteora” ed è stata una sorpresa per tutti i componenti della band, in testa Mike Shinoda, una delle maggiori personalità del gruppo losangelino insieme a Chester. Così oltre a donare ai fan un altro pezzo postumo con la voce del vocalist storico, ci sarà spazio anche per altri pezzi inediti che hanno visto la luce ben vent’anni fa, ed ora potranno essere conosciuti dal grande pubblico.

“Lost” ha in sé tutta l’energia dei primi Linkin Park, che rappresentarono una boccata d’aria fresca al loro esordio nel 2000 con “Hybrid Theory”, che risulta tutt’ora uno dei più grandi album d’esordio del Ventunesimo secolo, seguito da un altro grande album: “Meteora” e che quest’anno verrà omaggiato come si deve, anche per ricordare un’epoca di sperimentazioni ancora al di fuori delle imposizioni del circo musicale odierno. Il videoclip che accompagna l’inedito, utilizza delle lenti AI per re-immaginare l’intimità della band, ma anche la loro grande eredità. All’epoca dell’esordio del secondo album dei Linkin Park, (5 marzo 2003) la band confermò gli esordi, classificandosi al primo posto della Billboard top 200, ottenendo 7 dischi di Platino solo negli Stati Uniti ed ottenendone altri 15 compresi quelli d’Oro nel resto del Mondo.

L’album vendette 27 milioni di copie, ed ora con lo streaming per il solo brano “Numb” ha raggiunto il miliardo di ascolti su Spotify e quasi 2 miliardi su Youtube. Quello della band di Los Angeles ha rappresentato negli ultimi vent’anni qualcosa di difficilmente quantificabile sia a livello commerciale che emozionale, anche per questo si sono consacrati nell’albo della grande musica di tutti i tempi.

 

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