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Sanità: le preoccupazioni di Amalia Bruni

La consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni, è preoccupata per lo stato della della spesa sanitaria italiana rispetto al Pil

di Filippo Francesco Idone

Il Documento economico finanziario votato dal Parlamento conferma il trend discendente della spesa sanitaria italiana rispetto al Pil. Davanti alla prospettiva di nuovi tagli ai servizi sanitari e il conseguente aggravamento delle diseguaglianze sociali e territoriali, la proposta di legge a prima firma Elly Schlein per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale assume una priorità indiscutibile”. È quanto afferma la consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni, vice presidente della commissione Sanità.

“Il gruppo del Partito democratico è riuscito a far calendarizzare la discussione in Commissione Affari Sociali – afferma Bruni – è importante che se ne discuta il prima possibile. È una proposta ragionevole e di buon senso, che parte dalle criticità profonde che vive oggi il nostro Sistema sanitario nazionale e dalle difficoltà che incontrano ogni giorno milioni di famiglie italiane per potersi curare. La proposta prevede di aumentare in cinque anni l’investimento sulla sanità pubblica fino a raggiungere il 7,5% del Pil, ovvero la media Ue. Con questa proposta si arriva a superare definitivamente il tetto di spesa per il personale e si promuove un piano straordinario di assunzioni di figure indispensabili a far funzionare ospedali e servizi sul territorio”.

“È la stessa proposta che hanno inviato al Parlamento i Consigli Regionali di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Piemonte, guidate da Giunte di segno politico diverso. Ci auguriamo – conclude Bruni – che tutte le forze politiche, comprese quelle della maggioranza, vorranno confrontarsi positivamente: sono norme che indicano chiaramente la volontà di rilancio e di riforma di cui il SSN ha urgente bisogno”.

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