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Sanità, pagamenti doppi: Gdf sequestra 17,5 milioni a clinica

Oltre 17 milioni sequestrati dagli ufficiali giudiziari alla casa di cura Villa S.Anna spa. Accolta richiesta della Procura regionale

di Sebastiano Plutino

Oltre 17 milioni di crediti sono stati sequestrati dagli ufficiali giudiziari e dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria alla casa di cura Villa S.Anna spa di Catanzaro su disposizione della Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Regione Calabria che ha accolto la richiesta avanzata in tal senso dalla Procura regionale. L’attività è stata coordinata dal procuratore regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal vice procuratore generale Giovanni Di Pietro. Lo scorso 17 gennaio era stata data esecuzione al provvedimento di sequestro conservativo fino alla concorrenza della somma di 20 milioni 851 mila 599 euro disposto dal presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti sempre nei confronti della società e del suo amministratore pro tempore. In quella sede era stata fissata al 14 febbraio 2023 l’udienza di comparizione delle parti per la conferma, modifica o revoca della misura cautelare. A seguito dell’udienza, la Corte dei Conti ha confermato il sequestro conservativo, relativamente a tutti i beni immobili e alle partecipazioni societarie, nonché a 4 rapporti finanziari e ha disposto l’estensione della misura cautelare alla somma di 17 milioni 547 mila 514 euro costituente il credito vantato da Villa Sant’Anna spa nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per prestazioni rese in regime di convenzione nell’anno 2020. La vicenda scaturisce dalle indagini svolte finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e dal Nucleo speciale di Polizia valutaria – IV Gruppo di Reggio Calabria che hanno consentito di disvelare doppi pagamenti che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro avrebbe effettuato nei confronti della casa di cura come corrispettivo delle medesime prestazioni, con conseguente danno erariale ascrivibile al management della casa di cura privata accreditata con il servizio sanitario nazionale e ai vertici pro tempore dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. In particolare le indagini dei finanzieri avevano fatto emergere la stipula di un contratto di cessione tra Villa Sant’Anna Spa e la società Opera spv Srl, avente ad oggetto il credito scaturente da alcune fatture emesse dalla casa di cura nei confronti dell’Asp di Catanzaro. A seguito della cessione, Opera spr Srl aveva eseguito un’operazione di cartolarizzazione del credito acquistato facendosi assegnare, in assenza di adeguata difesa da parte dell’Asp, diversi milioni di euro nell’ambito di 9 procedure esecutive azionate dinnanzi ai Tribunali di Modena e di Roma. Il procedimento contabile instaurato ha determinato lo scorso 29 novembre la condanna in primo grado di sei persone a risarcire un danno erariale pari a oltre 20 milioni di euro, comprensivo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali, per aver sottoposto l’Asp di Catanzaro ad azioni esecutive tese al riconoscimento di crediti già soddisfatti.

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