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La morte non basta: chiesto il saldo del viaggio ai sopravvissuti di Cutro

L'inumana richiesta è stata riferita dal teste, un sopravvissuto alla tragedia, nel corso dell'incidente probatorio per il presunto scafista 17enne

di Chiara Cucinotta

Si potrebbe pensare che la morte sia un prezzo troppo alto da pagare, ma a quanto pare non sono della stessa opinione i trafficanti che, dopo il naufragio di Cutro, avrebbero comunque chiesto ai superstiti il pagamento del viaggio, a prescindere dall’eventualità che questi ultimi potessero aver subito delle perdite nella stessa tragedia.
A riferire l’inumana richiesta è stato proprio uno dei sopravvissuti, udito martedì in qualità di teste nell’incidente probatorio disposto dal Tribunale dei Minorenni di Catanzaro nell’inchiesta sul presunto scafista 17enne. Secondo le ricostruzioni dell’uomo, i sopravvissuti sarebbero stati fotografati a Isola Capo Rizzuto, consentendo così il riconoscimento di quanti erano vivi. Il prezzo della salvezza (o meglio, della tragedia) è ingente e preciso: 8300 euro vincolati, che andavano trasferiti in caso di arrivo tramite money transfer.

Confermata la ricostruzione della dinamica dell’incidente

Durante la deposizione, il superstite ha confermato quanto già ricostruito nei giorni scorsi: telefoni sequestrati e disturbati per impedirne l’utilizzo, scafisti che si rifiutarono di chiamare i soccorsi e giunti in prossimità della riva, per sfuggire alle forze dell’ordine, decisero per quella manovra che portò la nave a schiantarsi nella secca. L’incidente probatorio a Catanzaro proseguirà anche nei prossimi giorni, mentre a Crotone, per gli indagati maggiorenni, potrebbe iniziare la settimana prossima. La procura crotonese sta anche valutando la catena dei soccorsi per verificare se vi siano state falle penalmente rilevanti, mentre Frontex declina ogni responsabilità asserendo che le decisioni andavano prese dall’Italia.

Recuperata l’89sima vittima: è una donna di 30 anni

E intanto salgono a 89 le vittime accertate. L’ultima, ritrovata stamattina in mare, sarebbe una donna di circa 30 anni, il cui corpo è stato avvistato da un peschereccio che ha avvertito subito una motovedetta della Guardia Costiera che ha poi effettuato il recupero. Sarebbero così altri 11 i dispersi, tra cui 6 bambini.

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