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Locri e San Luca per Save the Children: educare e prendersi cura

 si tratta del progetto "Il Buon Inizio. Crescere in una comunità educante che si prende cura" per combattere la povertà educativa dei minori

di Giovanna Triolo

Una nuova iniziativa si fa strada nei comuni di Locri e San Luca, si tratta del progetto “Il Buon Inizio. Crescere in una comunità educante che si prende cura”. Il 30 marzo, alle ore 16:00 si terrà a Locri il primo tavolo territoriale per fissare gli ultimi punti di fronte alle istituzioni, ai servizi socio-sanitari ed educativi del luogo.

Sarà un intervento di durata triennale per combattere la povertà educativa minorile, coordinato dall’ associazione Save the Children Italia da oltre 100 anni si impegna a lottare al fianco dei piccoli per garantire loro un futuro migliore.

Il progetto si avvale della collaborazione degli Istituti comprensivi De Amicis-Maresca di Locri e San Luca-Bovalino, insieme dall’associazione Civitas Solis. Il pubblico al quale verrà rivolto il servizio riguarda i bambini di età prescolare dai 24 ai 36 mesi di età. Sono previsti: attività educative, laboratori di lettura precoce, di musica, sensoriali/creativi e tante altre attività per lo sviluppo dell’infante.

Verranno proposti dei servizi integrativi per i bambini di età tra i 3 e i 6 anni che consisteranno in: giochi liberi ma strutturati, laboratori creativi, di conoscenza e riconoscimento delle emozioni e attività sportive all’aria aperta. Per ciò che riguarda le famiglie, specialmente quelle più vulnerabili, verranno messe a disposizione delle “doti di cura” per contribuire a difficoltà socioeconomiche e sociali.

Anche alle bambine ed ai bambini della Locride in età prescolare devono essere garantite pari opportunità   di   sviluppo   delle   proprie   potenzialità   cognitive, emotive, affettive, relazionali, soprattutto per quelli provenienti da famiglie più fragiliha dichiarato Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis. 

L’iniziativa, gestita da enti del terzi settore e promossa grazie a fondi privati, porta a vanti il desiderio di migliorare l’offerta educativa dei piccolissimi, provando a conciliare vita e lavoro in un area, che come ben sappiamo, affronta non poche criticità a livello sociale e economico.

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