Home » Le Muse riprendono una storica tradizione

Le Muse riprendono una storica tradizione

L’Associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, riprende una storica tradizione con le parrocchie reggine

di Filippo Francesco Idone

L’Associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, riprende una storica tradizione di collaborazione con le parrocchie reggine nei periodi liturgici importanti e di cooperazione con le varie realtà che sono parte integrante del noto sodalizio reggino. Grazie alla fattiva accoglienza di Don Nino Ventura parroco della parrocchia Protopapale Santa Maria della Cattolica dei Greci, in occasione della Domenica delle Palme, domenica 2 aprile alle ore 19,30 i soci animeranno la celebrazione eucaristica.

“Un momento di condivisione e di partecipazione attiva, quello che stiamo organizzando per domenica prossima – dichiara il presidente Muse Giuseppe Livoti poiché hanno risposto ed aderito all’invito tutte le diverse realtà che costituiscono la nostra associazione con in primis il Coro delle Muse diretto da 20 anni dai Maestri Enza e Marina Cuzzola che per l’occasione hanno preparato repertorio musicale attinente il periodo della quaresima”.

“Riuniremo così i nostri soci, le loro forze artistiche ed intellettuali, all’insegna di un evento condiviso, che possa servire anche a riflettere e a meditare dopo un anno di intensa programmazione culturale, continua Livoti. Ognuno di noi si differenzia per la propria programmazione e per i propri ruoli ed in questa differenza ci sta la completezza del ruolo dell’Associazionismo della città di Reggio Calabria. Importante anche il ruolo della chiesa della Cattolica “dei Greci”, o Santa Maria della Cattolica “dei Greci” che rappresenta l’istituzione cristiana più antica nella città Reggio Calabria, distrutta dal terremoto, riedificata nel 1876 sull’attuale sito, in stile neoclassico su progetto dell’architetto Antonino Pugliese e restaurata nel 1954 per poi riaprire al culto il 25 marzo 1957 dopo i danni del terremoto del 1908. Domenica saremo parte attiva nella celebrazione eucaristica coinvolgendo tutti dal canto con il nostro Coro  all’offertorio, dalla meditazione ad un momento che trova nella – Domenica delle Palme – quella cultura come atto di fede che anche i sodalizi culturali e non solo, dovrebbero ogni tanto far emergere in maniera chiara e decisa, in celebrazioni come queste”.

Per l’occasione nella processione offertoriale verranno consegnati alla parrocchia da parte dei soci generi di prima necessità per cercare di aiutare nell’anonimato le famiglie indigenti ed ancora gli scrittori de “Le Muse” doneranno alcune pubblicazioni edite in questo anno sociale. Per la parte artistica la pittrice e decoratrice Cristina Benedetto consegnerà alla parrocchia un -uovo dipinto-, uovo simbolo della Pasqua e simbolo di resurrezione che verrà caratterizzato cromaticamente da elementi liturgici con richiami iconografici al territorio calabrese.

Infine “Le Muse” ricordano che anche giovedì santo, il 6 aprile dalle ore 22 alle ore 23, animeranno sempre presso la Cattolica anche l’Ora Santa, ovvero momento in cui si medita e si contempla l’agonia di Gesù nell’Orto degli Ulivi.  Il presidente Muse, infine, ricorda le parole di Papa Francesco, che afferma che “…il tempo della Quaresima è stato occasione propizia per tutti noi per compiere un cammino di conversione, confrontandoci sinceramente con il Vangelo” ed in occasione della Santa Pasqua, Gesù respinge tutte le tentazioni e ribadisce la volontà di seguire la via dal Padre, di non scendere a compromessi con il diavolo tentatore come invece aveva fatto Eva.

Il Papa fa poi riferimento ad alcuni passaggi delle Sacre Scritture: “Ricorda inoltre che sta scritto anche: ‘Non metterai alla prova il Signore Dio tuo’, perché la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante. Gesù ricorda infine che sta scritto: ‘Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto’, ossia, dobbiamo disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sull’essenziale”.

 

Potrebbe interessarti: