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Sant’Anna, Occhiuto e Marziale condannano minacce infermiere

Ferma condanna dal Presidente e dal Garante dell'Infanzia della Regione su minacce dell'infermiere del Sant'Anna a bimba

di Sebastiano Plutino

“In queste ore sta giustamente avendo grande risalto mediatico nella nostra regione la notizia secondo la quale un infermiere dell’ospedale ‘Annunziata’ di Cosenza si sarebbe rivolto in modo minaccioso nei confronti di una bimba di 4 anni che aspettava di fare un prelievo del sangue. La piccola era annoiata, questa la ricostruzione della madre, e dopo una sua legittima domanda sui tempi di attesa sarebbe stata aggredita verbalmente dall’operatore sanitario: ‘se non la smetti vuoi vedere che ti spacco la faccia?”. A segnalare l’episodio è il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Il fatto risalirebbe al 4 aprile scorso. “Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar – aggiunge Occhiuto – ha immediatamente avviato un’indagine interna. Se la vicenda fosse confermata dagli accertamenti in corso mi aspetto una sanzione esemplare per l’infermiere protagonista di questo episodio, fino al licenziamento. La nostra sanità ha gravi problemi e fa quotidianamente i conti con carenze strutturali che stiamo faticosamente cercando di superare. Ma la buona educazione, lo spirito di servizio, la gentilezza e anche qualche sorriso nei confronti dei pazienti non costano nulla e dovrebbero essere la prassi, sempre e comunque”. “Medici e infermieri nell’esercizio delle loro funzioni – sostiene ancora Occhiuto che è anche commissario ad acta per la sanità in Calabria – rappresentano la Regione e le buone maniere sono indispensabili per instaurare e mantenere un positivo rapporto di collaborazione tra servizio sanitario regionale e cittadini”. Parole dure che arrivano poco dopo l’annuncio fatto dallo stesso Occhiuto sull’apertura del portale web https://sanibook.it/, ancora in costruzione, ove sarà possibile segnalare i casi di malasanità che verranno valutati da una Commissone, valido strumento per dar voce a chi subisce casi di mala sanità ed un ulteriore mezzo con cui verificare potenziali atti illeciti o reati compiuti dagli operatori

Sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente Occhiuto il Garante dell’Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che chiede si faccia luce sull’accaduto e si punisca l’operatore sanitario nel caso i fatti dovessero essere confermati: “Sono d’accordo con il presidente Roberto Occhiuto, se l’infermiere ha detto alla bambina di volergli spaccare la faccia e ciò dovesse essere accertato, non rimane che il licenziamento”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, al riguardo della vicenda che vede protagonista una piccolina di 4 anni in attesa di un prelievo di sangue presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza.

Ma, il Garante amplifica la visione su quanta mancanza di rispetto continui ad esserci nei confronti dei bambini: “Accertate le responsabilità siano licenziati i docenti che si servono di punizioni arcaiche per sedare i bambini, e purtroppo a dirmi che esistono sono le tante segnalazioni di cui sono destinatario. Siano licenziati e non trasferiti di sede i docenti e i sacerdoti pedofili. Proprio di recente la cronaca ha portato alla luce a Milano la storia di un docente di religione, già macchiatosi di reato di pedofilia, trasferito ad altra scuola dove ha perpetuato i propri impulsi, anziché essere licenziato. E le casistiche di mancanza di riguardo ed offesa nei confronti dei bambini, purtroppo, sono così tante da non poter illustrare tutto in un comunicato stampa”.

Per Marziale: “La sacrosanta risonanza di cui beneficiano le offese di genere sia per intensità almeno uguale per i bambini, soggetti di diritto sempre più spesso maltrattati in mille modi e mai difesi abbastanza, perché si da per scontato che ai bambini ci si possa rivolgersi come si vuole, ma non è così. La gentilezza nei confronti dei bambini è dovuta perché sono cittadini titolari di diritti che non si misurano per altezza”.

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