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Antimafia: Rende chiede l’accesso agli atti della commissione

Il Comune di Rende ha scritto alla Prefetta Ciaramella chiedendo l'accesso agli atti della Commissione antimafia

di Sebastiano Plutino

L’amministrazione comunale di Rende ha scritto alla prefetta di Cosenza Vittoria Ciaramella chiedendo l’accesso agli atti della Commissione d’accesso antimafia che nelle scorse settimane ha ultimato il lavoro iniziato il 30 settembre 2022 consegnando al Prefetto la propria relazione. L’accesso era stato disposto a seguito dell’operazione denominata “Reset”, coordinata dalla Dda di Catanzaro che ha coinvolto, tra gli altri, il sindaco Marcello Manna. “Auspichiamo che questa nostra azione – afferma Manna in una nota – divenga invito ad aderire ai principi costituzionali e apra la strada alla possibilità di avere un contraddittorio ad ulteriore tutela delle garanzie difensive”. Nella lettera, Manna evidenzia che “l’esperienza di attuazione della legge, che interessa lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, ha da sempre dimostrato di necessitare di alcune opportune modifiche, tutte orientate verso una maggiore garanzia ed un migliore bilanciamento degli interessi coinvolti”. Il sindaco ricorda qui “che la recente proposta di legge, presentata in Senato in questa Legislatura e comunicata alla Presidenza in data 26 ottobre 2022, evidenzia la forte incidenza dei provvedimenti di scioglimento sulla autonomia degli enti locali e, nello stesso tempo, chiede proprio la modifica del comma 3 dell’art 143 Tuel. Risulta del tutto evidente che, in caso di approvazione del disegno di legge in parola, si realizzerebbe una modifica (rectius, integrazione) molto importante della normativa vigente, in direzione di una estensione delle garanzie defensionali per un più completo contraddittorio, della quale non può non tenersi conto sin da subito. Più in particolare, la proposta intende prevedere la possibilità per il rappresentante legale dell’Ente locale di fornire le proprie controdeduzioni ed essere sentito, prima della determinazione del Prefetto (sulla procedibilità della eventuale domanda di scioglimento) e, quindi, ben prima che gli atti passino alle fasi successive”. Manna chiede quindi “di essere autorizzati ad accedere agli atti che verranno prodotti dalla Commissione d’accesso, dei quali si chiede di prendere visione e di cui si fa richiesta di poter estrane copia” e di “essere audito per fornire eventuali chiarimenti e spiegazioni rispetto a quanto a lei trasmesso dalla stessa Commissione”. Infine il sindaco chiede di “sollevare dinanzi al ministro competente la questione della opportunità di sospensione del procedimento in corso, nell’attesa di conoscere l’esito che avrà la proposta di legge presentata in Senato, ovvero di essere autorizzati dallo stesso ministro ad integrare una forma di contraddittorio cosi come delineata con la presente richiesta”. (ANSA).

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