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Metrocity, un programma di sviluppo per l’Area Grecanica e il porto di Saline

Il sindaco ff Versace ha preso parte all'incontro "Prima giornata di lotta per il lavoro e lo sviluppo dell'Area Grecanica e l'Area di Saline"

di Giovanna Triolo

Il sindaco f.f. alla Città Metropolitana, Carmelo Versace, continua a insistere sui piani di bonifica e rivalutazione del territorio. Al centro del dibattito, la costa Grecanica di Saline e la riapertura del porto.

Versace ha preso parte all’incontro “Prima giornata di lotta per il lavoro e lo sviluppo dell’Area Grecanica e l’Area di Saline”, promosso dal salone parrocchiale del centro costiero jonico. Un momento favorevole per vagliare, punto per punto, i progetti per lo sviluppo pensati in collaborazione con gli enti del territorio.

Importante è stato il dibattito per la rivalutazione della costa proposto dalle Autorità del sistema Portuale dello Stretto, guidati dal Presidente Paolo Mega. In secondo luogo, il processo di rigenerazione dell’area urbana e industriale secondo il progetto proposto dall’Università Mediterranea.

Durante il suo intervento, il sindaco f.f., ha illustrato puntualmente il modus operandi della Città Metropolitana in accordo con l’Amministrazione comunale di Montebello, le Autorità del Sistema Portuale dello Stretto e gli enti coinvolti: “La partecipazione pubblica è sempre una ricchezza – ha affermato – ed incontri come questi ci consentono di chiarire alla comunità, che tipo di sviluppo intendiamo proporre per la rinascita di quest’area”

Si è poi soffermato sul progetto dell’Università, Agàpi, affermando:”Uno degli aspetti certamente più qualificanti è quello promosso dall’Università, Agàpi, anche se purtroppo probabilmente è mancata nella prima fase, a livello regionale e nazionale, la necessaria spinta politica affinché il progetto fosse selezionato tra quelli da finanziare con il primo bando Pnrr.”

Ha continuato: “Adesso però è giunto il momento di rispolverare quell’idea, mettendola a sistema con le altre sollecitazioni che stanno pervenendo, ad esempio l’idea dell’impianto a idrogeno verde, nell’area industriale della ex Liquichimica, che è una proposta che va messa anche alla valutazione della cittadinanza. Ci sono poi altri aspetti da attenzionare, certamente quello del ripascimento delle coste e della rifunzionalizzazione del porto. Non si tratta di competenze metropolitane, ma la nostra idea su questo è quella di ragionare sulle risultanze tecniche che sono state disposte per la risoluzione di problemi atavici, che sono presenti ormai da decenni. Un altro tema, sul quale è necessario porre l’attenzione, è quello della SS106, sulla quale, almeno in quest’area sud, non è stato programmato dal governo alcun investimento“.

Rammaricandosi della mancata partecipazione della Regione Calabria all’incontro, ha concluso:”Alla Regione Calabria spetta un pezzo importante del lavoro che ci stiamo prefiggendo. Su alcuni aspetti è fondamentale ci sia il supporto da parte di tutti gli Enti, ad esempio sul tema della Zes, dei fondi per la viabilità, e sul progetto generale per il rilancio dell’area industriale. In questo senso è necessario continuare a sollecitare una sinergia più efficace. Ed incontri come questo certamente non possono che servire a sollevare il dibattito pubblico e risvegliare l’attenzione della cittadinanza e degli stessi attori politici”.

Insieme a lui, tra gli interventi programmati, quello della sindaca di Montebello, Maria Foti, il Presidente del Circolo Culturale “Apodiafazzi”, Carmelo Giuseppe Nucera, il Parroco Don Danilo Nocera ed il Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Area Grecanica, Pierpaolo Zavettieri. Ospite d’eccezione dell’incontro il Vescovo dell’Arcidiocesi Reggio Calabria Bova, Fortunato Morrone.

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