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Comitato Ponte Subito: “Ponte costo irrisorio per Stato”

Il Comitato Ponte Subito: “costo irrisorio per bilancio dello Stato, è investimento che genera grande ricchezza. Bene audizioni Camera”

di Sebastiano Plutino

Il costo per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ipotizzato in 13,5 miliardi di euro comprese tutte le opere accessorie e connesse in Calabria e Sicilia, è irrisorio per il bilancio dello Stato: stiamo parlando di circa 2 miliardi di euro l’anno, meno di quanto paghiamo per Alitalia e addirittura un quarto di quanto abbiamo pagato ogni anno per il reddito di cittadinanza ma con una differenza enorme. Nel caso del Ponte, infatti, questa cifra non è un costo ma un investimento che genererà enorme ricchezza e si ripagherà subito con un incremento del Pil straordinario per i benefici che apporterà nel tessuto sociale, economico e produttivo del Paese”. Lo afferma in una nota il Comitato Ponte Subito, in prima fila per la realizzazione della grande opera tra Calabria e Sicilia. Il Comitato prosegue: “Il Def per la prima volta evidenzia come l’opera verrà finanziata: una notizia clamorosamente ribaltata da alcuni media evidentemente ideologizzati per interessi politici. Nell’allegato al documento di economia e finanza, invece, vengono indicate chiaramente tutte le fonti per il reperimento delle risorse, con particolare riferimento a quelle europee a cui la Commissione Ue ha già dato il via libera con lo storico OK all’inserimento del Ponte nelle reti Ten-T”.

Il Comitato Ponte Subito evidenzia anche “vivo apprezzamento per le audizioni in corso alla Camera dei Deputati, in commissioni riunite ambiente e trasporti, dove in questi giorni si stanno susseguendo autorevoli esperti di ogni settore che ribadiscono l’assoluta fattibilità tecnica dell’opera e la sua indiscussa vantaggiosità economica. Particolarmente importanti gli interventi del prof. Vincenzo Pepe, che ha ribadito quanto il Ponte sia un’opera ecologica che migliorerà l’ambiente dello Stretto di Messina e non solo, e quelli di Rocco La Valle e Mimma Catalfamo, particolarmente focalizzati sulle straordinarie ricadute positive della realizzazione del Ponte sul territorio dello Stretto di Messina. Ma hanno assunto particolare importanza anche le posizioni favorevoli dell’INGV e dei massimi esponenti degli ordini degli Ingegneri, dei Geologi, e infine anche di WeBuild che proprio dal giorno della pubblicazione del decreto sul Ponte sullo Stretto è cresciuta di oltre il 30% in borsa dimostrando – conclude il Comitato – quanto le grandi opere siano linfa esplosiva per il benessere economico della nostra società e vengano straordinariamente apprezzate anche dai mercati finanziari”.

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