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Impiegato ucciso in Calabria, due assoluzioni

La Corte d'assise di Catanzaro ha assolto Rosario Battaglia e Michele Fiorillo, dall'accusa dell'omicidio di Antonio De Pietro

di Sebastiano Plutino

La Corte d’assise di Catanzaro ha assolto Rosario Battaglia e Michele Fiorillo, alias “Zarrillo”, dall’accusa di essere gli autori dell’omicidio di Antonio De Pietro, avvenuto davanti al cimitero di Piscopio, frazione di Vibo Valentia, l’11 aprile del 2005. Il pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo. Per l’omicidio, un terzo imputato è a processo davanti al Tribunale dei minorenni di Catanzaro in quanto minore all’epoca dei fatti. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero agito al fine di consumare una vendetta, dettata da ragioni familiari ed economiche, nei confronti della vittima, “colpevole” ai loro occhi di aver intrattenuto una relazione extraconiugale con la madre dell’imputato minorenne a causa della quale la donna stava dilapidando il patrimonio della famiglia. Antonio De Pietro, impiegato, fu colpito alla testa e al collo da diversi colpi di arma da fuoco. Il minorenne, secondo l’accusa, sarebbe stato l’esecutore materiale del delitto. (ANSA).

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