“Oggi, 25 Aprile 2023, è la Festa di Liberazione. Per l’Italia è una data storica, dove si ricorda, la Liberazione dall’occupazione nazista e la lotta della Resistenza italiana contro il governo fascista di Mussolini. Il 25 aprile 1945 venne proclamata l’insurrezione in tutti i territori occupati dai nazifascisti e i partigiani si attivarono liberando l’Italia dando il potere ‘al popolo'”. E’ quanto si legge in una nota del Nuovo Sindacato Carabinieri Calabria. “La Festa della Liberazione per noi sindacalisti dei carabinieri – afferma la segreteria del Nsc – è anche una giornata della memoria – per ricordare alle nuove generazioni le gesta eroiche dei carabinieri che si opposero al regime nazi-fascista”. “E’ nostro dovere ricordare la deportazione di circa 2.500 carabinieri romani – afferma il segretario regionale Luca Spagnolo – sfuggiti al controllo dei fascisti in quanto avevano dimostrato di non voler attuare le leggi razziali emanate dal governo di Mussolini. I carabinieri erano armati, organizzati e avevano ricevuto da Badoglio l’ordine di difendere la popolazione, ritenuti troppo pericolosi per i piani dei nazi-fascisti”. “Avvenne così il disarmo e la consegna di tutti i carabinieri in servizio a Roma, i quali – prosegue la nota – vennero catturati dai paracadutisti tedeschi e dalle camicie nere fasciste, per essere poi deportati nei lager nazisti. Pochissimi torneranno. Quella dei carabinieri fu la prima grande deportazione nazista, alla quale ne seguiranno purtroppo molte altre. La memoria va ai carabinieri caduti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine: tra le vittime ben dodici militari dell’Arma, tutti appartenenti al Fronte Clandestino della Resistenza e già arrestati dalle SS germaniche, che invano li avevano torturati perché rivelassero i piani ed i nomi dell’organizzazione partigiana dei Carabinieri. Il contributo degli uomini dell’Arma nella Resistenza e nella guerra di Liberazione è stato fondamentale, come gli oltre 700 militari dell’Arma che costituirono una formazione partigiana comandata dal maggiore Giovanni Rusconi, la ‘Banda Gerolamo’ che svolse intensa e rischiosa attività operativa, oltre che preziosa opera informativa, diretta anche all’individuazione degli obiettivi militari tedeschi da parte dell’aviazione alleata”. “Tra i molti carabinieri che hanno lottato per la Liberazione dell’Italia ricordiamo il coraggio del giovane ufficiale Carlo Alberto Dalla Chiesa – afferma il segretario generale regionale Christian Bellè – il quale dopo la firma dell’armistizio, rimase al comando di una tenenza isolata e organizzò di propria iniziativa la resistenza di civili e militari, recuperando uomini, armi, munizioni che impiegò per costituire nuclei partigiani che guidava personalmente, oltre a diventare il responsabile delle trasmissioni radio clandestine”. “Un sindacato di carabinieri come Nsc Calabria – conclude la nota – ricorda infine tutti i sindacalisti che hanno perso la vita perché si opposero alla dittatura fascista, una tirannia che aveva limitato la libertà di espressione dei sindacalisti tra i lavoratori italiani, costretti ad operare in clandestinità. Tra questi è doveroso ricordare Bruno Buozzi, l’allora segretario generale della Fiom, arrestato e ucciso in quanto antifascista”. (ANSA).
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