“Rivendico il merito di aver fatto modificare il testo del disegno di legge sull’Autonomia differenziata. Se non ci fosse stato il mio impegno, il testo approvato sarebbe stato quello precedente, che prevedeva per esempio la possibilità di realizzare l’autonomia differenziata anche prima di definire i diritti sociali e civili secondo i fabbisogni standard e non secondo l’ingiusto criterio della spesa storica. È un grande risultato”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a Rende a margine di un incontro organizzato da Zonadem sul tema “Il Ddl Calderoli e i rischi per il Sud e la Calabria”. “Se mettessimo sul piatto della bilancia da un lato l’Autonomia differenziata e dall’altro il superamento della spesa storica – ha aggiunto Occhiuto – peserebbe a vantaggio del Meridione molto di più questo secondo aspetto. Noi abbiamo diritti sociali e civili finanziati non in ragione del numero degli abitanti e del fabbisogno, ma della spesa che storicamente abbiamo fatto. Questo ci sta penalizzando da tanti anni e se venisse approvato il disegno di legge questo principio ingiusto non ci sarebbe più. Non è scritto in alcuna parte del testo che le regioni del Nord possano trattenere risorse, non si parla di residuo fiscale. Il testo, invece, proprio per le modifiche che io ho fatto inserire, per il finanziamento dei diritti sociali e civili, dei Lep, secondo me determina un costo di 70, 80, 90 miliardi. E non solo secondo me, ma anche secondo lo Svimez, perché il passaggio dalla spesa storica ai fabbisogni standard determina un maggiore costo per lo Stato a vantaggio delle regioni del Sud. Quindi il problema in futuro sarà quello di verificare se ci sono le risorse per attuare questo disegno di legge che non riguarda solo l’Autonomia differenziata, ma anche altri articoli della Costituzione, come il 117 e il 119, che non hanno mai funzionato e che adesso con gli emendamenti che io ho fatto passare dovranno garantire ai cittadini del Sud i diritti che mai prima sono stati loro garantiti. Per farlo, però, bisogna trovare circa 80 miliardi di euro: se si troveranno, si potranno fare anche le intese, che saranno comunque successive alla definizione dei fabbisogni standard”. (ANSA).
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