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Comuni: Bevacqua e Iacucci, bene il no alla città unica

I consiglieri regionali Bevacqua e Iacucci plaudono alla contrarietà' sulla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero

di Sebastiano Plutino

Bene hanno fatto i consigli comunali di Cosenza e di Rende a votare un documento di ferma opposizione al testo di legge regionale che intende fondere ‘a freddo’ e dall’alto i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero“. Così, in una nota, i consiglieri regionali del Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci.La gatta che ha fretta fa i figli ‘ciechi’, come narra il proverbio. E mai come in questo caso – continuano Bevacqua e Iacucci – un processo così complesso, avveniristico, impegnativo sul piano della rilevanza sociale ed economica non poteva e non può risolversi con una legge regionale imposta dall’alto. Fondere in ‘laboratorio’ tre municipi così identitari e importanti, è un processo che richiede la sedimentazione di una discussione culturale, storica, economica, finanziaria. Il tema della fusione della citta unica dovrebbe diventare centrale nell’agenda politica dell’area urbana cosentina al punto da divenire ossessione per i cittadini e invece la regnanza di governo regionale ha provato a imporla dall’alto e con una semplice legge. Per fortuna siamo stati protagonisti attivi di un ‘agguato’ sventato, un emendamento contenuto in una delle tante leggi Omnibus in consiglio regionale che mirava a togliere ai Comuni la facoltà di discutere e consultare con referendum i propri residenti a proposito di fusione e, oggi il ‘no’ politico all’iniziativa del consiglio regionale da parte dei comuni testimonia che avevamo ragioni e come“. “Non bisogna avere fretta – concludono Bevacqua e Iacucci ma piuttosto munirsi di una visione e progettualità tale da tenere insieme i vari territori e valorizzare le potenzialità e opportunità presenti nell’area cosentina. In tutta l’area cosentina e a tal proposito non è chiaro poi ad esempio come mai in questo ragionamento non siano coinvolti altri comuni fondamentali nella costruzioni e visione di una grande città. Una grande città di tutti e non della ‘politica’ che ha fretta…“. (ANSA).

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