REGGIO CALABRIA, 15 MAG – Arriva il disco verde. Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha approvato, all’unanimità, il Piano strategico che era già stato presentato all’aula ed era passato al vaglio della Conferenza dei sindaci del territorio.
L’ ok definitivo arrivato dopo la relazione del consigliere delegato Giuseppe Giordano che ha parlato di “una tappa fondamentale per lo sviluppo del territorio e per le prospettive dell’intera regione.
Adesso – ha aggiunto – possiamo iniziare a dare forma ad uno strumento che ha visto protagonista l’intera comunità metropolitana“.
Il Consigliere metropolitano ha sottolineato, all’interno della relazione, il carattere “partecipativo del Piano che ha pienamente coinvolto, in tutte le sue fasi, i cittadini, i sindaci, le associazioni, il partenariato economico e sociale, le imprese, il tessuto vivo del territorio metropolitano. Questo è il momento in cui si delinea il senso compiuto di una Città Metropolitana, cui si riconoscono un’identità ed uno spirito di cittadinanza fusi in una visione di futuro“. Giordano ha rammentato il lavoro di tutte le componenti che ha portato a questo traguardo: Cabina di regia, dei tavoli tematici e dello Svimez, menzionando infine il lavoro dei consiglieri delegati che lo hanno preceduto, Giuseppe Marino e Fabio Scionti, del dirigente alla Pianificazione, Pietro Foti, del Rup Nunzio Pannuti, ma soprattutto “l’indirizzo politico a suo tempo fornito dal sindaco Giuseppe Falcomatà. L’opera, compiuta con cura – ha concluso – ha le carte in regola per diventare motore di sviluppo, di coesione, ponendo la Città Metropolitana nelle condizioni di consolidare il proprio ruolo in una regione che deve guardare, con molta attenzione, alle dinamiche che insistono in questa area vasta per il bene della Calabria e dell’intero Paese”.
“Questo documento -ha detto il sindaco facente funzioni Carmelo Versace – contiene la vita della nostra Città Metropolitana. Qui si parla di atti concreti da cui, in Calabria come a Roma, non si potrà prescindere. Ogni passo relativo al Ponte sullo Stretto, per esempio, dovrà tenere conto delle linee guida della Città Metropolitana. E non lo diciamo noi, lo ha chiesto il territorio, lo hanno chiesto i 97 sindaci e la Cabina di regina, lungimiranti rispetto ad una programmazione arrivata in aula in poco meno di un anno“. (ANSA).