45 bambini di scuola elementare erano in partenza. Felicissimi per il realizzarsi dell’attesa gita scolastica.
L’intera scolaresca, tra gli 8 ed i 9 anni, accompagnata da alcuni insegnati, tutti a bordo dell’autobus, fino al controllo della Polizia Municipale di Reggio Calabria che ha verificato che il mezzo era sprovvisto di estintore da utilizzare nell’eventualità si fosse verificato un incendio. Gravità dell’assenza di questo requisito necessario, oltre ad una sanzione pecuniaria di 900 euro, la partenza dell’autobus è stata bloccata e la gita è potuta iniziare, in condizioni di assoluta sicurezza, solo dopo la consegna dell’estintore mancante.
L’episodio riguarda solo uno dei tanti controlli svolti dagli agenti della Stradale. Solo maggio sono 35 i controlli effettuati su autobus destinati a gite scolastiche, ai quali si aggiungono le 58 verificate ad aprile. Un intenso lavoro della Stradale, grazie al quale, in totale, 3.732, tra alunni ed insegnanti hanno potuto vivere serenamente la visita didattica programmata, grazie ai controlli svolti dalla polizia Stradale.
Nell’anno in corso, in cui è stato possibile riprendere le gite, successivamente al forzato periodo di stop, imposto dall’epidemia del Covid-19, gli istituti della Città metropolitana di Reggio hanno potuto riprendere ad organizzare gite di scolastiche per i propri studenti e, grazie ad un accordo tra Ministero dell’Istruzione e Università e Ministero dell’Interno, è stato possibile riprendere anche le ispezioni della polizia Stradale sui veicoli impiegati durante le gite.
E’ in seguito alla richiesta delle scuole, infatti, che il personale della polizia Stradale di Reggio Calabria interviene a provvedere e verificare prima della partenza sia la legittimità amministrativa dell’attività di trasporto ed, in particolare, l’efficienza del mezzo e l’idoneità dell’autista. Solo dopo averne accertato la regolarità documentale, l’idoneità degli equipaggiamenti del veicolo (presenza degli estintori, funzionamento delle cinture di sicurezza) e del conducente (che deve avere obbligatoriamente un tasso alcolemico pari a zero), viene data luce verde all’inizio del viaggio.
I risultati dei controlli eseguiti dalla Polizia Stradale però possono considerarsi confortarti, nel loro complesso: in gran parte di essi, non sono state riscontrate irregolarità, tranne qualche eccezione.
Nel dettaglio, In qualche episodio è stato accertato che l’autista non aveva rispettato l’obbligo di utilizzare i dispositivi di registrazione della propria attività: i conducenti, durante lo svolgimento di una gita, hanno l’obbligo di di non superare precisi periodi di guida, intervallati da obbligatorie pause di riposo, oltre i periodi minimi di riposo giornaliero personali. Obblighi stabiliti per garantire che l’autista non sia troppo stanco durante il viaggio. Tali dati sono registrati in specifici dispositivi di registrazione (cronotachigrafo) analogici o digitali e la mancata registrazione di tali dati non permette agli organi di controllo di verificare il rispetto degli obblighi previsti dalla legge.
Ai due autisti è stata quindi comminata, dalla Polizia Stradale, una sanzione di circa 900 euro e sospesa la patente di guida.