L’hanno accolta piangenti, l’hanno coccolata, raccontata e salutata con un lancio di palloncini bianchi gli studenti del liceo linguistico Giuseppe Rechichi di Polistena radunati per dare l’ultimo saluto alla loro compagna Denise Galatà, la 19enne annegata nel fiume Lao durante una discesa di rafting martedì scorso.
Scene strazianti quelle viste al funerale della ragazza che si è svolto ieri nella Casa Famiglia di Nazaret nel paese dove vive la sua famiglia, a Rizziconi.
Esequie celebrate da don Nino Larocca, il parroco della città, che ha ricordato la ragazza sin da quando, piccolissima, cominciava a “strimpellare” all’organo della piccola chiesa di Contrada Manduca, frazione di Rizziconi, fino a diventare organista della chiesa e del coro della parrocchia.
Alla presenza di numerosi sindaci della Piana e di rappresentanti del Comune di Laino Borgo, nel cosentino, teatro della tragedia, oltre cinquemila persone hanno portato il loro ultimo saluto a questa ragazza che i suoi compagni di classe hanno descritto come “solare, allegra, capace di amare oltre ogni confine”. L’hanno aspettata in silenzio, insieme alle loro insegnanti, indossando tutti magliette bianche “segno di purezza e di lealtà”. I più commossi i ragazzi della V B, la sua classe, quelli che hanno partecipato alla gita sul Lao. Si sono stretti a gruppetti, abbracciandosi e avendo ancora fisse nella mente le scene drammatiche di quel giorno, quando le acque tortuose del Lao, si sono prese la loro compagna.
Durante la cerimonia i saluti del vescovo Milito, letti dal parroco, della sua prima maestra, del sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo. All’uscita, la salma di Denise è stata accompagnata dal lancio dei palloncini bianchi. (ANSA).