«Ho appreso con soddisfazione dell’indizione, da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, del concorso per la copertura di un posto di dirigente medico, a tempo pieno e indeterminato, nella disciplina della Neuropsichiatria infantile da destinare al reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Jazzolino».
È quanto afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti.
«Si tratta – prosegue Lo Schiavo – di una procedura per l’avvio della quale mi sono a lungo battuto, attraverso interventi a mezzo stampa e interrogazioni consiliari nonché interlocuzioni dirette con il management aziendale, ritenendola una giusta battaglia a favore della sanità vibonese e soprattutto a favore delle innumerevoli famiglie costrette ad estenuanti viaggi della speranza fuori regione. L’emigrazione sanitaria dalla Calabria, e in particolare l’impatto della migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei bambini, determina, com’è noto, costi economici, umani e sociali rilevanti. Le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente riferite alle malattie neuro-psichiatriche che presuppongono l’assistenza presso una struttura ospedaliera con un valido reparto di Neuropsichiatria infantile. L’accordo tra la Regione Calabria e l’ospedale Bambino Gesù di Roma, non a caso, testimonia in maniera lampante la portata di questo fenomeno avendo nel tempo (secondo gli ultimi dati disponibili) registrato l’accesso di oltre 7.500 bambini calabresi che hanno raggiunto la Capitale per cure mediche. È evidente che l’implementazione di ulteriori servizi sanitari sul territorio regionale, così come previsto avvenga anche nella nuova Azienda Dulbecco di Catanzaro con l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile, dunque, non può che incidere positivamente sul contenimento di questo triste fenomeno. Tornando allo Jazzolino di Vibo Valentia, l’ampia utenza di fascia pediatrica che potrebbe ricorrere al reparto di Pediatria con riferimento a patologie sia neuropsichiatriche infantili che neurologiche pediatriche, così come la presenza di alcuni sofisticati strumenti di accertamento diagnostico recentemente acquistati, richiedevano necessariamente l’individuazione di una figura medica specialistica in questo campo. Ora non resta che auspicare il positivo completamento della procedura e l’individuazione del professionista più idoneo ad assolvere questo compito, in modo da integrare positivamente l’offerta sanitaria del reparto e restituire fiducia e speranza alle famiglie coinvolte. Da parte mia non mancherà mai l’impegno e la vicinanza a favore dei cittadini calabresi, specie dei più fragili e di quanti non sono rappresentati dalla politica».